Il Convegno dell’abbadia di Fiastra è stato una iniziativa positiva per il messaggio che il vivace e poliedrico mondo della cultura della nostra Regione ha lanciato ai “poteri” politico-istituzionale.

L’Assessore Minardi si è detto soddisfatto dei contributi e dei suggerimenti raccolti dichiarando la propria disponibilità a discuterne ed a recepirli.
Come Consigliere di Minoranza ho seguito il fecondo ed intenso dibattito ricavando ottime indicazioni.

Per questo ritengo che ora la Regione Marche debba dare risposte non più rinviabili a questo settore fondamentale.

In proposito rivolgo all’assessore una “sfida progettuale” sui seguenti temi:

1. La Regione si deve riappropriare del proprio ruolo di programmazione, di indirizzo e di monitoraggio delle iniziative rivedendo urgentemente le competenze eccessivamente delegate alle Province

2. Ricostruire, pertanto, la rete delle competenze con chiarezza sul “chi fa che cosa”: il fatto che tutti vogliono fare tutto comporta disorganizzazione e dispersione di risorse

3. Specializzare le offerte sul territorio tra teatri, compagnie, cooperative, prosa, lirica, musica e danza evitando frammentazione di proposte

4. Sostenere la qualità, la creatività e progetti che vanno anche oltre i confini regionali

5. Investire più sapientemente sui “cervelli”, sul management e sui giovani evitando dispersione di finanziamenti nella miriade di corsi e masters che costano molto alle famiglie e ai bilanci pubblici e che non sempre garantiscono poi occupazione sul territorio

6. Crescere nella mentalità del premio alla creatività senza chiusure pregiudiziali su “nicchie” già esistenti o peggio ancora a causa di “monopoli politici” .

Voglio ricordare a Minardi e agli Amministratori di questo delicato settore che “cultura” è sempre da collegare al concetto di libertà, pluralismo e grande rispetto delle idee più diverse.

* Consigliere regionale UDC