Giovedì 15 giugno 2006, alle ore 10 nella Sala Convegni di Asteria, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di un importante progetto, finanziato attraverso il programma quadro Stato-Regione Marche, che l’Università di Camerino e Asteria, Istituto per lo Sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata, realizzeranno al fine di studiare il modo di estrarre acidi grassi polinsaturi Omega 3 dalla Vongola Scapharca, ed arricchire di essi alimenti prodotti industrialmente.

Alla conferenza sono intervenuti: il Prof. Roberto Bellini del Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Camerino; la Dr.ssa Barbara Zambuchini, Ricercatrice di Asteria; il Dr. Dante Bartolomei, Presidente di Asteria e il Dr. Luca Tarquini, Direttore di Asteria.

Tale tipo di mollusco, soggetto principale del progetto definito anche Scrigno di Venere e ricco di Omega 3, è stato scelto a seguito di studi svolti in Asteria finanziati dalla Provincia di Ascoli Piceno e dalla Regione Marche.

Gli studi hanno messo in evidenzia che i grassi che lo costituiscono sono soprattutto acidi grassi polinsaturi (EPA, DHA). Acidi grassi essenziali contenuti soprattutto nel grasso del pesce dei mari freddi. I loro effetti benefici sul cuore e sulle arterie sono stati infatti scoperti osservando gli eschimesi. Infatti il responsabile scientifico del progetto, prof. Roberto Ballini ha affermato: “L’importanza degli Omega 3 si è scoperta circa trent’anni grazie alla popolazione eschimese, che nutrendosi soprattutto di pesce avevano pochi problemi cardiovascolari, a differenza degli occidentali. Il progetto promosso da Unicam e Asteria ha trovato il modo di apportare queste preziose proprietà anche nei differenti alimenti, dunque anche chi non mangia pesce o ne mangia poco, potrà usufruire di questi benefici”.

Recentemente sono stati commercializzati molti integratori ricchi in Omega 3 e prodotte specialità farmaceutiche a base di tali principi attivi, proprio perché la quantità assunta dall'uomo attraverso i cibi si è ridotta enormemente per l'adozione progressiva di un’alimentazione che tende a privilegiare alimenti molto raffinati e poveri di Omega 3.

“Credo che servono strutture come Asteria –ha proseguito il prof. Bellini- in quanto rappresentano un punto di contatto tra le esigenze del territorio e l’Università. Questo tipo di ricerca si colloca nell’agroalimentare, un settore trascurato negli ultimi anni”.

E’ stato fatto un importante passo avanti nella ricerca finalizzato a un processo produttivo che sia efficace ed industrialmente applicabile, soprattutto permetterà non solo di fornire un’ulteriore materia prima per l’approvvigionamento di queste sostanze così preziose per la salute dell’uomo, ma anche di farlo a costi decisamente molto più contenuti rispetto alle attuali quote di mercato.

Già numerose le industrie che hanno richiesto il suo utilizzo per l’ottenimento di pesce ricco di Omega 3 e farine di pesce da utilizzare per fini terapeutici, ovvero in qualità di integratori.

“Asteria come istituto di ricerca, - ha dichiarato il dott. Luca Tarquini - con la preziosa colaborazione dell’Unicam riesce a dare dei vantaggi competitivi territoriali. Difatti rende concreta la possibilità di far nascere aziende per l’estrazione nonché prodotti ricchi di Omega 3. Tale meccanismo si inserisce all’interno di uno sviluppo sostenibile, dare importanza ad una vongola nostrana”.