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Bilancio Sociale: Fondazione Teatro delle Muse di Ancona

San Benedetto del Tronto | Il presidente dell’Eurispes Marche Camillo Di Monte: “Il Teatro delle Muse deve rappresentare la cultura del territorio marchigiano”

di Luigina Pezzoli


Nel Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, sabato 29 aprile 2006, si è svolta la presentazione del Bilancio Sociale della Fondazione Teatro delle Muse comprendente il periodo che va dall’anno 2002 al 2005. Uno studio realizzato dall’Eurispes Marche in collaborazione con la Fondazione Teatro delle Muse e con il comune di Ancona. Un bilancio sociale del Teatro che mette in rilievo il ruolo svolto dalla struttura per la crescita culturale.

«Come istituto abbiamo già avuto modo di valutare le attività della città di Ancona. Il bilancio è un documento di certificazione etica che intende mettere in luce come i soldi dei cittadini vengono gestiti dall’amministrazione. Il Teatro delle Muse è uno strumento di sviluppo delle attività produttive del territorio».

Queste sono soltanto alcune delle parole pronunciate dal Presidente dell’Eurispes Marche Camillo Di Monte che è intervenuto alla presentazione insieme a Fabio Sturani presidente della Fondazione Teatro delle Muse, Giampiero Solari assessore alla cultura della Regione Marche, Alessio Vlad direttore artistico della Stagione lirica del Teatro delle Muse. Giovanni Mantovani, direttore della Scuola Regionale di Giornalismo ha svolto la funzione del moderatore nel corso del convegno.

«La riapertura del Teatro delle Muse ha dato un impulso positivo a tutto il territorio di Ancona. Rilevante l’aumento del pubblico della lirica, il numero di spettatori è cresciuto dagli 8.164 del 2003 ai 9.770 del 2005». Così la dott.sa Vera Mascaretti ha tenuto ad evidenziare quale importante impulso sia il Teatro per la crescita culturale di tutto il territorio marchigiano in generale e di quello anconetano in particolare, registrando aspetti positivi sia nelle crescita dei livelli occupazionali sia nell’ economica della città. Opinione condivisa da Giampiero Solari il quale ha dichiarato: «Il Teatro è uno spazio qualificato che produce e fa molta attività. Uno spazio culturale come questo produce un movimento economico che non si può calcolare nell’intera città».


Alessio Vlad ha affermato: «Ancona si è costruita un teatro ma soprattutto un pubblico». A conferma di quanto dichiarato dal direttore artistico sono i dati del bilancio sociale. Infatti si rileva che il numero degli spettatori nonché spettacoli solo nella sala principale del Teatro delle Muse indicano che il Massimo di Ancona, a differenza di decine e decine di straordinari teatri storici riaperti nella Regione Marche, raggiunge una media di programmazione di una recita ogni 3 giorni, confermando la capacità di management di un teatro oggetto del desiderio di una vasta gamma di iniziative. Il Teatro delle Muse è oggi sentito dall’intera città come patrimonio condiviso.

02/05/2006





        
  



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