Negli ultimi tempi c’è stato una buona crescita della moda marchigiana. Gli stilisti di Ancona hanno raggiunto livelli di sviluppo significativi soprattutto per la particolarità del prodotto. Lo dimostrano le collezioni che sono state presentate al Pitti Uomo, a Milano e Parigini. Il trend di crescita è stato positivo. La continua ricerca stilistica delle aziende ha permesso di recuperare la sartorialità con colore, ricamo e stile: sono i marchi di Luca Paolorossi e Lardini di Filottrano che si sono connotati per l'eleganza sulla tendenze del 2007 ed hanno assicurato sartorialità dei capi e stile negli accessori; di Bilancioni di Castelferetti con maglieria homewear e Byblos brand di Swinger International azienda veneta con il colore carico di innovazione.

Al Pitti Uomo il nuovo pensiero globale è stato sintetizzato nel tema della 69esima edizione di Firenze collezioni “uomo/2006-07” dove si affermato lo stile british come cotour anticonvenzionale. Le griffe marchigiane hanno dimostrato la voglia di stupire per il design sostituendo l’abito tradizionale con capi più informale di abbigliamento tecnologico. Byblos veste l’uomo “cosmopolitan way”: “Byblos Rock” e “The City da Byblos” - un guardaroba da music star che si riesce adattarsi all'uomo della strada. Sotto le luci di Milano collezioni, Byblos, invece, fa indossare all’uomo del nuovo millennio, tessuti maschili come Principe di Galles, chevron e pied-de-poule, tagliati seguendo outfits affilati, rigorosi e “verticalizzati”. La maglieria in cashmere e seta, mossa da sottili righe orizzontali, si inventa su scolli abbottonati a serafino, sotto giacche aderenti e sopra leggere camicie a fiorellini, sostituibili con piccola zip. Da Prada, invece, l’uomo veste minimalista e intellettuale “alla Prada” , mettendo in luce il lato eroico, il cuore libertino, il talento ludico dell’uomo italiano. Gli abiti hanno forme slim; i pantaloni si aprono alla caviglia con una zip e salgono sopra lo stivaletto, le camicie mantengono il collo appuntito, le giacche ritrovano revers slanciati.

A Parigi Luca Paolorossi per la collezione autunno/inverno 2006-07 disegna abiti per un uomo romantico ispirato all’inimitabile re Edoardo VIII, Duca di Windsor. Una miscela di classico e british presentato in passerelle – spiega Luca Paolorossi – che rinnova lo stile maschile nelle proporzioni, nei colori originali e tessuti adatti al dinamismo e alla leggerezza di un city dress così come alla tenacia e affidabilità di un abito da indossare per il tempo libero. La nuova collezione uomo 2006-07 – dice Paolorossi - mira a garantire trasparenza e qualità al prodotto ‘made in Marche’ ”.

Gli accessori di Lardini sono ispirati alla città tecnologica. Nella Kermesse del “WordCity” di Firenze per il 2006-07 i modelli di Lardini sono di stile classico, le nuove eleganze nel "New Dressy" e "New Slim" costituiscono “ – spiega Luigi Lardini - la punta avanzata dei modelli dedicati ai giovanissimi che vestono formale”.

Del resto anche i materiali, i tessuti sono di nuova generazione: stampati in pezza, velluti placcati, lavati in capo, disegno a stampa e poi giacche stampata su jeans e maglie-camicie senza dimenticare la tradizione di Lardini. Bilancioni lancia nella maglieria il fitting, che si lascia indossare con leggerezza. I capi homewear di Bilancini sono destinati al tempo libero. Il mood dei Drivers anni ’60 è interpretato da un uomo affascinante e dallo stile sportivo automobilistico. Il linguaggio filmico rispecchia lo spirito d’eccellenza della Bilancioni Cachemire - beige, grigio, testa di moro -.