Si chiude il sipario sulla trasferta sambenedettese del Consorzio Turistico delle Palme, alla BIT 2006 di Milano, che continuerà fino al 21 febbraio.

Tutti a casa quindi, dopo aver toccato con mano tante realtà nazionali ed internazionali, ognuna si è proposta nei migliori dei modi, mettendo in evidenza ciò che più la caratterizza e che ne ha fatto la fortuna economica.

Ma come hanno lavorato i sistemi turistici locali? La riflessione è del Presidente del Consorzio Turistico “Riviera delle Palme” Marco Calvaresi:”Abbiamo lavorato in maniera tale, da creare sinergia sul territorio, ed è stato importante confrontarci con gli altri sistemi, in questo dal Consorzio sono arrivati degli imput, ma dobbiamo anche sapere che cosa vogliono fare gli amministratori.”.

L’offerta gastronomica in primo piano, dove il mercato in cui si sceglie di proporsi fa la differenza.

Ma l’ombra su un unione tanto ricercata tra le diverse realtà che rappresenterebbero la carta vincente, si insinua…Valerio Lucciarini:”Non so fino a che punto tutti i protagonisti del territorio siano in sinergia; ci sono alcuni modi di fare turismo in modo autonoma e singolare e vorrei che anche la Provincia senti di più questo Consorzio, dato che lo stand era scarno di tutte le realtà della nostra comunità”.

Luigi Merli:”Non riusciamo ancora a capire quanto siamo piccoli nella capacità di offerta rispetto al totale e se qualcuno ancora pensa di fronte a questa enormità di offerta di stare da solo, non ha capito le opportunità di turismi che ci sono”

Promuoverci e fare massa critica è obbligatorio, come importante è la sinergia tra pubblico e privato.

L’estero stupisce: Dubai, Africa, Unione Sovietica e altre località turistiche nascenti sono “avanti” rispetto a noi.

Come la “Maison de France”, un contenitore con tutte le società pubbliche e private del territorio francese.

Regione, Provincia e comuni deve incontrarsi con i privati competitori e fare tutti insieme una strategia, gli imprenditori privati insieme al pubblico costruire e non ricostruire questo pacchetto di mare, colline e montagne.

Anche la presenza di nuovi operatori, incoraggia Paolo Perazzoli per un nuovo inizio:”Sono contento di aver visto, un neo operatore, Tonino Piergallini, costruttore, che mi ha fatto notare come sarebbe importante l’anno prossimo prevedere la presenza di privati e tour operator nel nostro stand per offrire le loro strutture. Una delle difficoltà per incidere nei mercati stranieri è quella che abbiamo poche strutture che lavorano marginalmente con le agenzie”.

“Dare la propria anima e caratterizzarci, perché il mare ce l’hanno tutti”-continua Perazzoli-“Ho visto foto e posti bellissimi, dobbiamo puntare sull’eleganza e la tranquillità, e la BIT è servita per capire questo”.

“Se non riusciamo a far capire quello che siamo perché i turisti dovrebbero venire da noi?”-conclude.