Come Presidente della Confcommercio della Provincia di Ascoli Piceno, mi farebbe enormemente piacere che queste poche parole venissero prese in considerazione dagli ill.mi sigg. sindaci dei Comuni della Provincia e da tutti coloro che percorrono il nostro territorio e possono essere considerati autentici ambasciatori ed amanti del plein air, poichè gradirei moltissimo che non passasse inosservata l'esigenza del consolidamento dell'innovazione della moderna strutturazione di tutte quelle aree che potrebbero essere considerate aree di sosta e di tutti i vantaggi connessi che possono rifondere al locale ed al turista. .

Sarà necessario, secondo me, offrire opportunità per le autocaravan e per le attività commerciali e turistiche connesse. Cari Sindaci, è un'opportunità che in tempi di "vacche magre" e di impedimenti salutistici l'Aviaria insegna possano incrementare la raccolta delle risorse necessarie per incrementare l'economia.

Organizzare aree decenti e regolari per l'attenzione dei frequentatori di qualsiasi zona d'Italia con il caravan o l'autocaravan darà sicuramente vantaggi diretti ed indotti con le aree territoriali che, se ben curate, diventeranno più accoglienti per il turista. Ne verranno vantaggi economici che potranno essere propagandati anche come vantaggi turistici e politici.

L'Italia si compone e si vanta per 8100 Comuni uno più bello dell'altro, ma solo se sapremo curarli evidenziando i motivi naturalistici, storici, artistici ed enogastronomici potremo saltare "a piedi pari" tutte le difficoltà che altrimenti saremo noi stessi a crearci.

In Europa sono circa 3 milioni e mezzo a frequentare siti turistici con l'autocaravan e fra l'altro inutile ripetere i vantaggi economici di questo movimento per la soddisfazione dei commercianti, degli esercenti di pubblici esercizi ed il vantaggio per gli amministratori che solitamente propongono queste iniziative.

Questa introduzione può essere abbinata anche al vantaggio che di solito l'autocaravanista e un contenitore di cultura che non dimentica la Polizia che odia gli schiamazzi, che ama la natura e le opere architettoniche che rispetta la natura e le sue regole e che solitamente spende molti soldini che restano nel giro dei luoghi frequentati. Il turismo Plan Air quindi è una risorsa a 360° e questa valorizzazione indotta di qualsiasi territorio che accoglie questo tipo di turismo va a vantaggio del fatturato e/o del PIL come vuolsi chiamare.

Occorrerà che questa iniziativa venga perseguita e non abbandonata, come di solito siamo soliti noi comportarci. Occorrerà anche una campagna pubblicitaria a sostegno ed il famoso e sempre valido "passaparola". Il turismo con i caravan e con qualsiasi altro mezzo di locomozione ha il grande vantaggio oltre tutti gli altri già nominati di essere sempre in movimento e di non sottostare sicuramente a rischi di crisi che, contrariamente, con i viaggi ed i pernottamenti, stanno salvando il turismo che sovente incide molto sull'esercizio dello stesso se fatto senza programmazione e con disinteresse per il risparmio e per il vantaggio di colui che lo pratica.

Per concludere, anche gli Enti Pubblici, stanno prendendo in considerazione una attività che va consolidata e gli Enti Pubblici cominciano ad investire per dare facilitazioni a coloro che si vogliono rivolgere a questa attività che per i vantaggi che porta sfido chiunque a giudicarla inefficace e non vantaggiosa per tutti coloro che la praticheranno e che sono interessati a sostenerla oltre che finanziariamente anche tecnicamente. Signori Sindaci, è un po' l'uovo di Colombo solo che i costi per praticare questo tipo di turismo all'aria aperta non sono esuberanti e non richiedono i costi di Cristoforo Colombo che dovette chiedere aiuto alla Regina di pagna per raggiungere quei lidi agognati che gli diedero non poche preoccupazioni organizzative ed umane.

*Presidente Confcommercio AP