Senigallia, Comune e Amat per una Fenice palcoscenico internazionale

| SENIGALLIA - Un cartellone che nasce dalla collaborazione tra l'Amat e Inteatro avvenuta attraverso lo scambio di idee progettuali

Uno spazio teatrale unico per tipologia e capienza come La Fenice per spettacoli altrettanto unici. Comune e Amat sono tornati questanno a lavorare insieme per il teatro senigalliese in un rapporto rinnovato, rinvigorito tanto sul piano artistico che su quello organizzativo. Forte condivisione di progetti e comuni sensibilità teatrali hanno così portato alla stesura del programma anticipato oggi alla stampa dallassessore alla cultura Velia Papa e dal sindaco Luana Angeloni insieme a Gino Troli presidente Amat e a Raimondo Arcolai, direttore dellassociazione.

Un cartellone che nasce dalla collaborazione tra l'Amat e Inteatro avvenuta attraverso lo scambio di idee progettuali, organizzative e promozionali che fanno tesoro dell'esperienza maturata da entrambe le organizzazioni nella gestione delle passate stagione teatrali. Attraverso l'Associazione Inteatro verrà realizzata la prima parte della stagione di prosa (fino alla fine del 2005) in ottemperanza alle precedenti deliberazioni dell'Amministrazione Comunale, mentre sarà l'Amat a sviluppare il progetto teatrale per tutto il 2006.

Un cartellone quindi in continuità con il passato della Fenice che, insieme alle caratteristiche dello spazio, ne confermano il ruolo di palcoscenico privilegiato per il grande teatro internazionale. Esperienze drammaturgiche meno consuete e spettacoli dal taglio più tradizionale aprono il cartellone ad unidea moderna del teatro: multimedialità, convivenza fra forme darte diverse, da musica e danza fino alle videotecnologie digitali, la voce e poi il corpo come strumento di narrazione.

Sono sette le compagnie internazionali in programma questanno tra i primi di novembre e la fine di aprile. A partire dal newyorkese Big Art Group, che con House of No More ritorna alla Fenice per la terza parte della trilogia Real Time Film. La danza arriva positiva ed energica con gli atletismi di un altro statunitense, David Parsons, coreografo e in passato membro di formazioni notissime come Pilobolus e Momix; e ancora la mitica Fura dels Baus, il gruppo catalano fra i più spettacolari e dissacranti fra quelli che provengono direttamente dalla ricerca teatrale degli anni 80, alla Fenice con una propria lettura delle Metamorfosi di Kafka; la Compagnia di Pippo Delbono con il suo caratteristico teatro allo stesso tempo sociale e poetico, impegnato e surreale.

E i lavori di due talenti della nuova generazione dei registi italiani: quello di Giuseppe Marini, di cui la Fenice propone Le serve di Jean Genet interpretato da due attrici del calibro di Anna Maria Guarnieri e Franca Valeri e quello di Arturo Cirillo, premio Ubu 2004 per la miglior regia proprio per LEreditiera, che va in scena a Senigallia testo dalle molte sfaccettature drammaturgiche scritto negli anni 80 da Annibale Ruccello e Lello Guida ispirandosi tanto al film omonimo con Olivia De Havilland che al racconto di Harry James Washington Square.

Non mancano gli spettacoli dedicati al pubblico di tutte le età. La scelta quest'anno è su due titoli che ripropongono celebri composizioni musicali classiche in chiave popolare realizzate con le tecniche del teatro di figura: ecco, in pomeridiana domenicale, l'opera dei pupi di Mimmo Cuticchio con il Don Giovanni di Mozart, il Teatro Gioco Vita con l' ATER balletto che propone L'uccello di Fuoco di Igor Strawinskji, infine ancora due proposte per le scuole abbinate ad altrettanti laboratori: il Teatro delle Briciole con la fiaba del Brutto Anatroccolo e il Teatro della Biosphera con Biosphera d'acqua, modalità coinvolgente ed accattivante per parlare ai giovani di problematiche ambientali.

Chiude il cartellone una proposta classica come il Misantropo di Molière intrepretato da Anna Teresa Rossini con la regia di Mariano Rigillo.

12/10/2005