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Fra morti che parlano e capolavori in saldo.

| La Tv oggi fra tarocchi e classici rivisitati "sui generis".

di emme

Sembra che Italia tutta stia con il fiato sospeso a guardare come va a finire l'aspra contesa fra Striscia la Notizia ( Mediaset) e un certo Bonolis Paolo ( Rai Uno).

Qualcuno ricorderà ancora che questa telenovela era cominciata con una sensitiva che il Bonolis ha presentato in TV con gran rispetto , fornendole, di fronte a milioni di spettatori, credenziali sulla fiducia, ma inappuntabili. A me sembrò giusto, in un primo momento, che si fustigasse l'insano costume di dar patenti di attendibilità mediante un pubblico servizio, a spiritisti, dei quali, è noto, fino ad oggi non si son provati che trucchi e trucchetti.

Un'attività remunerativa, che sembra consolatoria ed è la più vile possibile poiché opera su menti sconvolte dal dolore e pronte a credere qualunque cosa. Ma di questo non si parla più e ogni giorno si gabella per sensazionale scoop la scoperta dell'acqua calda, cioè il tarocchismo, da cui sono infestate tutte le trasmissioni TV. –

Possiamo legittimamente concludere che la bufala spiritistica e l'irrazionale , fanno audience in genere e che, quindi, vanno tenuti fuori dalle discussioni , a maggior gloria delle nostre reti televisive e dei loro incassi pubblicitari. Tanto più che devono essersi accorti che una buona fetta della torta finisce alla pletora delle tv. locali che 24 ore su 24, sfornano oroscopi, cartomanzia, chiromanzia, veggenza con e senza defunti, purché si paghino le relative salatissime bollette telefoniche.

Passando oltre, troviamo Mediaset che ci propina una versione finalmente aggiornata di un <romanzetto in cui si parla di Promessi Sposi>.  L'Autore, un certo Alessandro, ci mise vent'anni studiare e ristudiare il ' 600 nel quale la vicenda era ambientata, il malgoverno spagnolo, le radici ( supposte) della imprenditoria ottocentesca, l'impoverimento della Regione più ricca d'Italia.

A proposito del che, permettetemi la divagazione, certi personaggi d'oggi farebbero bene a rileggere la relazione stesa per Maria Teresa all'atto dell'acquisto del Milanese, nella quale le condizioni di vita, l'abbandono delle attività lavorative, la sfatigatezza e l'ozioso vivere di sussidi o peggio, erano la regola, siccome lo divennero nel Napoletano, che però non ebbe una lungimirante Maria Teresa a spendere soldi a fondo perduto in attesa di future entrate.

In questa riduzione televisiva, Don Rodrigo ha i complessi infantili ( ma, Citati, che le ha scritte a fare quelle belle pagine sul " male assoluto" nel romanzo dell'800, se nessuno le legge?): Lucia ha  strani ( o naturalissimi) pruriti per questo e per l'altro e, ogni tanto, si diletta  a guardare allo specchio le sue nudità. Suor Virginia Maria de Leyva è stata anche essa privata del fascino del male e da "sventurata", promossa a "sciagurata". Però insomma, una pur sommaria lettura dei testi, magari solo la divulgatrice biografia di Mazzuchelli, l'Autrice dello sceneggiato la poteva fare! – In compenso deveaver letto l'ormai datato " Peccatori di Payton Place".

Non è così che si tratta la pietra miliare della nostra tradizione storica e linguistica!. Si dice, con due affermazioni che sono ciascuna vera e falsa allo stesso tempo che, in quanto europei " non possiamo non dirci Cristiani" e, in quanto italiani,  "non possiamo non dirci manzoniani". Senza entrare nel merito, anche questi discutibili assiomi sono frutti di una cultura profonda, problematica, ambigua, faticosa, sofferta, che è poi la cultura della vecchia Europa e dovremmo difenderli anche se non ci piacciono, non foss'altro perché non son discorsi da dozzina.

Mi domando se è lecito usare un mezzo di grande potenza come la tv. per propinarci irrazionalismo e fantasia spicciola da fotoromanzo, facendo il  verso a quella american  way of live che vuol globalizzarsi, convinta di essere il bene assoluto.

18/01/2004





        
  



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