Elezioni provinciali: tensioni a destra, manovre a sinistra
Ascoli Piceno | AN pronta a correre da sola se Forza Italia non cederà la candidatura. Mandozzi in pole position a sinistra
di Giovanni Desideri
Circolano i primi nomi di possibili candidati alle elezioni provinciali della prossima primavera: si tratta però di ballon d'essai o della reale volontà dei partiti? Se i primi nomi servissero per essere soltanto bruciati, i veri candidati andrebbero ricavati paradossalmente tra quelli meno citati.
A destra, per esempio, s'avanza con una certa irruenza il nome dell'onorevole di Forza Italia Scaltritti. Ma solo a sentirne pronunciare il nome, provare per credere, dalle parti di AN si verificano reazioni allergiche, essendo questo il partito che nel centrodestra non può vantare al momento alcun incarico nel piceno (non un senatore, non un deputato, non un sindaco nei tre principali Comuni, non uno strapuntino). Nonostante proprio AN sia il primo partito a livello provinciale.
Domenica prossima a Montalto di scena l'incontro tra il presidente provinciale di AN Castelli, il coordinatore regionale di Forza Italia Ceroni e il segretario provinciale dell'Udc Tassotti. AN rivendicherà con forza la candidatura di Piunti alla presidenza della Provincia, nonostante le due sconfitte proprio di Guido Castelli in occasione delle due precedenti elezioni provinciali.
Altrimenti? Altrimenti, come un sol uomo, il partito è pronto a correre da solo, a rompere clamorosamente con gli alleati della Casa della Libertà. Scaltritti o non Scaltritti. (quanti candidati avrà la destra lunedì?)
Nel frattempo, a sinistra, manovre meno rumorose ma pur sempre manovre. L'attuale sindaco di Spinetoli Mandozzi è dato quasi come l'Unto delle segreterie dei partiti. O forse del partito, nella fattispecie i DS, che non vedono altro candidato all'infuori di lui. E invece dal monte Girfalco, Fermo, discende la possibile candidatura dell'attuale assessore provinciale alla cultura Carlo Verducci, anch'egli DS e fin qui un nome poco citato.
Per non dire del silenzio che circonda il nome di Massimo Rossi, di cui pure si è parlato in passato: nonostante questo il più "taciuto" nome di sinistra. Qualcuno sostiene che Rifondazione Comunista avrebbe avuto sufficienti prebende con la nomina del dott. Belligoni (in quota Rif. Com.) alla direzione dell'ospedale di San Benedetto. Come dire, dal punto di vista di Rossi, che dai nemici mi guardo io ecc. Altri giurano che la sua candidatura è ancora in piedi eccome. Inutile aspettarsi che a sinistra i giochi siano fatti entro la prossima domenica: i lavori resteranno in corso qualche giorno in più.
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14/01/2004
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