L'amministrazione Usa annuncia richieste d'offerta per 17 contratti di ricostruzione, del valore totale di 5 miliardi di dollari. Il Program Management Office - PMO (l'ufficio del Pentagono preposto alla gestione dei nuovi contratti di ricostruzione) ha infatti pubblicato i bandi di gara finali (Final Request for Proposals) relativi ai nuovi contratti per la ricostruzione dell'Iraq. I termini per la presentazione delle domande sono strettissimi. I bandi sono stati pubblicati tre giorni fa con circa un mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia.

Un ritardo che i funzionari della coalizione attribuiscono alla precaria situazione di sicurezza nel paese, nonché ad uno scenario politico ancora destinato a cambiare. L'ammiraglio David Nash, a capo del program management office della coalizione americana in Iraq, dichiara che 10 dei suddetti contratti sono destinati a progetti per elettricità, comunicazioni, trasporti, sicurezza, giustizia e sanità. I rimanenti 7 copriranno, invece, servizi di project management. Le compagnie avranno 30 giorni di tempo per presentare le loro proposte. Le assegnazioni sono attese per i primi di marzo.

Potrebbe essere anche questo un timido inizio di una normalizzazione attesa da tempo, oltre che l'avvio della concreta ricostruzione delle infrastrutture primarie necessarie per la ripresa economica del'intera nazione.