"Epatite Cronica da HCV: dal medico di base allo specialista"
Fermo | La U.O. di Malattie Infettive organizza un forum sul tema per sabato 17 gennaio all'Hotel Royal.
L'esigenza di un tale incontro è scaturita dalla constatazione che l'epatite C è una malattia silente che colpisce mediamente in Italia il 3% della popolazione generale. Si trasmette prevalentemente con il sangue infetto, raramente con i rapporti sessuali o per via verticale dalla madre malata al figlio. E' sempre asintomatica. L'epatite C nell'85% dei casi, dopo l'infezione, non guarisce ma diventa cronica rimanendo silente per venti o trenta anni. Ci si accorge di essere malati quasi sempre per caso, facendo gli esami per altre patologie. In una modesta percentuale di casi l'epatite cronica può evolvere in cirrosi del fegato o ancor più raramente in cancro del fegato. Oggi è possibile fare gli esami, fare la diagnosi, essere seguiti e, se necessario, essere curati.
A tale scopo l'Unità Operativa di Malattie Infettive ha istituito tra le sue attività un Ambulatorio delle Epatiti per fornire una risposta organizzativa alla sempre crescente domanda sanitaria sul tema delle malattie del fegato ed in particolare sulle epatiti virali. Vengono già seguiti circa mille pazienti eppure non possiamo dire di conoscere la situazione epidemiologica locale. Per questo l'Azienda Sanitaria ha istituito una Borsa di Studio per un giovane medico, finanziata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Fermo, per la raccolta e lo studio dei dati epidemiologici sulla epatite C nel territorio del fermano.
I pazienti afferiscono all'ambulatorio su indicazione e con gli esami già prescritti dal medico curante. Vengono inseriti in un percorso sanitario organizzato, che concentra in una unica occasione gli esami necessari (Day Service): ecografia, esami del sangue, biopsia del fegato, ecc. Lo specialista ambulatoriale raccoglie i dati, valuta e decide sulla terapia. I dati elaborati serviranno per conoscere la epidemiologia locale delle epatiti, consentendo cosi una previsione dei bisogni sanitari generati da tale patologia e delle risorse da dedicarle: numero delle visite ambulatoriali necessarie in futuro, delle biopsie, dei ricoveri, spesa farmaceutica, ecc.
Il congresso si inserisce in un panorama di nuove conoscenze scientifiche ed organizzative in costante evoluzione e rappresenta una occasione di aggiornamento per i medici sia del territorio che ospedalieri. I relatori saranno i medici della U.O. Malattie Infettive, Dr. Giorgio Amadio, Dr.ssa Fiorella Mecozzi, Dr.ssa Francesca Siquini e Dr.ssa Moira Fortuna, medico borsista. Sarà presente anche il prof. Mario Rizzetto direttore della Clinica di Gastroenterologia della Università di Torino, ricercatore e luminare della epatologia italiana, che ha accettato di partecipare al congresso fermano. Nel pomeriggio precedente il giorno del congresso, il prof. Rizzetto terrà un aggiornamento unicamente ai medici delle Malattie Infettive di Fermo sul Follow-up del trapiantato di fegato.
L'era dei trapianti, uscita dalla fase pionieristica, ci pone di fronte al problema del seguire nel tempo i trapiantati, realtà già presente e da noi espletata nel territorio del fermano. Questo aggiornamento tende a migliorare un servizio rivolto a pochi ma complessi pazienti che possono trovare a Fermo una risposta ai loro particolari bisogni, in alternativa alla emigrazione sanitaria. Il congresso ha lo scopo di informare, migliorare le conoscenze e quindi migliorare l'assistenza. Per informazioni: Dr. Paolo Padovani, Direttore U. O. Malattie Infettive Tel. 0734.6252321 studio. 0734.6252306 reparto. Cell 333.3692255.
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12/01/2004
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