Una musica contro il non-impegno
| Certi "reality show" rischiano di insegnare ai giovani che nella vita è sufficiente farsi vedere in Tv.
di Carlo Climati
La televisione sembra, ormai, essere invasa dai cosiddetti "reality show". Questo nome, di fatto, rappresenta una contraddizione. Può esistere uno "spettacolo della realtà"? Di fronte ad una telecamera è estremamente difficile mantenere la spontaneità della vita privata. Il risultato, perciò, è tutt'altro che reale. Fioriscono, in varie parti del mondo, trasmissioni in cui le persone si lasciano spiare dal pubblico. Il rischio maggiore, oltre alla volgarità, è quello di contribuire ad alimentare la non-cultura del non-impegno.Certi "reality show" spingono a credere che un gruppo di ragazzi che non sanno cantare, che non sanno recitare, che non sanno ballare e che, a volte, mostrano di non saper neppure parlare, possano improvvisamente diventare dei divi dello spettacolo e guadagnare tanti soldi.
E' questa la non-cultura del non-impegno. Invece di studiare e di sforzarsi per raggiungere un obiettivo, certi "reality show" rischiano di insegnare ai giovani che nella vita è sufficiente farsi vedere in Tv, mettersi in mostra, apparire, sembrare. Tutto questo basterebbe per diventare dei personaggi e raggiungere il successo, per essere successivamente chiamati a partecipare ad altre trasmissioni televisive, o semplicemente per partecipare come "ospiti vip" a una serata in discoteca. Naturalmente, dopo essere stati profumatamente pagati. Perché sprecare tempo con la scuola o l'università? Perché studiare musica, ballo o recitazione? L'importante, nella vita, è avere un colpo di fortuna. Essere scelti, tra migliaia di persone, per lasciarsi spiare da una telecamera. E' questo il messaggio più rischioso che viene trasmesso da certi programmi televisivi.
E' necessario, invece, che i mezzi di comunicazione promuovano stili di vita diversi ed insegnino a rifiutare la non-cultura del non-impegno che vorrebbe anestetizzare le nostre menti. Per evitare questa trappola bisogna impegnarsi con serietà nello studio e nel lavoro. Sforzarsi di svolgere bene i nostri compiti, per dare un vero contributo alla società. E poi, impegnarsi il più possibile in attività di volontariato, per sostenere iniziative in favore delle persone più deboli e bisognose. Un messaggio sicuramente positivo, in questo senso, è giunto recentemente da un altro tipo di show che si è tenuto a Roma, nella splendida cornice del Christmas Village di Villa Borghese: la serata "Kristianamente musica", in cui sono stati consegnati i Golden Graal, definiti dalla stampa nazionale ed internazionale "i premi Oscar" della musica cristiana.
L'iniziativa ha voluto rappresentare un riconoscimento per cantautori, gruppi ed altre personalità (scrittori, giornalisti, operatori del sociale) che hanno particolarmente promosso e valorizzato il messaggio dell'evangelizzazione attraverso la musica, facendo della loro arte uno strumento in favore della solidarietà. Sono tanti, infatti, i cantautori cristiani che portano la loro musica nelle carceri, negli ospedali, nelle case-famiglia e in qualunque altro posto in cui ci sia bisogno di offrire un sorriso e un messaggio di speranza. Fra i protagonisti musicali della serata ricordiamo Suor Cristina Damonte, Don Giosy Cento, Roberto Bignoli, il gruppo Albatros, Don Matteo Zambuto e i Laetitia Domini, Don Mimmo Iervolino, Marcello Marrocchi, Aurelio Pitino, Don Marco Frisina, i Gen Rosso, la Comunità di Nostra Signora di Czestochowa, Alex The King, Don Mario Costanzi, Padre Rodald La Barrera, e la giovanissima Angelina.
L'incontro è stato organizzato dalla Prime Time Promotions, in collaborazione con il sito Internet dei Papaboys (www.papaboys.it), con l'agenzia di musica cristiana Informusic (www.informusic.it) e con l'associazione nazionale Il Mio Dio Canta giovane (www.ilmiodiocantagiovane.it). A queste persone va il nostro ringraziamento più sincero, per aver dato voce a chi preferisce la strada dello sforzo personale a quella dei facili riflettori, dell'impegno nella realtà più vera alla "reality" di certi show.
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12/01/2004
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