"Il mercante di Venezia"
San Benedetto del Tronto | Riprende la stagione teatrale realizzata da Comune e Amat.
Dopo Pirandello e Molière ELENA BUCCI, STEFANO RANDISI, MARCO SGROSSO, ENZO VETRANO concludono la trilogia di "rilettura" dei classici del teatro con "Il mercante di Venezia", una delle opere di Shakespeare più ambigue e intriganti, in scena al Calabresi mercoledì 14 gennaio (ore 21,15) nella stagione teatrale realizzata da Comune e Amat.
Nel 'Mercante' si contrappongono un mondo arcaico e favolistico, sprofondato in un clima da romanzo cavalleresco e simboleggiato da un luogo mitico e irreale come Belmonte e il nuovo mondo, pratico e affaristico, fondato sul dominio del denaro e rappresentato da Venezia, città per eccellenza dei mercanti. A Venezia fa capo l'intreccio del sanguinario contratto tra l'usuraio ebreo Shylock e il mercante Antonio, uomo "moderno" animato da nobili sentimenti eppure afflitto da una inesauribile malinconia esistenziale. Netto, e apparentemente insanabile, appare il contrasto tra le divergenti passioni assolute: quella bassa e terrena che alimenta l'interesse e l'astio di Shylock, e quella alta e disinteressata dei sentimenti di Antonio e di Porzia, involontari rivali nell'amore per Bassanio.
Eppure una vena di umanità e un'istanza di giustizia giunge dal perseguitato Shylock, a turbare la limpidezza di un giudizio che non può che essere di condanna per i suoi misfatti, e gli stessi Antonio e Porzia, nell'assoluto rifiuto del male in ogni forma si presenti rischiano di travolgere anche i più elementari princìpi di pietà e rispetto dell'altro. E' nella grande, feroce, teatralissima scena del processo che avviene la deflagrazione dei due mondi, quando si rivelano i contrasti e si esplicita la profonda ambiguità dell'opera. Il mondo reale diventa davvero "palcoscenico" in cui ognuno deve recitare il suo ruolo, mentre Porzia, attraverso il suo travestimento ingannevole, si svela quale grande mistificatrice, arbitra di destini e dispensatrice di premi e castighi, autentico Deus ex machina di una vicenda che procede tra illusioni e beffe, tradimenti e inganni, burla e tragedia.
Lo spettacolo è realizzato da una coproduzione fra le compagnie Diablogues e Belle Bandiere e il Teatro de Gli Incamminati di Milano e al Teatro Comunale Ebe Stignani di Imola. Per ulteriori nformazioni e prevendite al Botteghino del Teatro Calabresi info 0735/5869500 oppure al Charta Call Center 199 207 407.
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12/01/2004
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