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"Lavorare lavorare..." bellezza e arte preferisco guardare

San Benedetto del Tronto | A colloquio con Ugo Nespolo membro della giuria tecnica.

di Melissa Cellini

Ugo Nespolo

Ugo Nespolo, artista torinese, torna a San Benedetto questa volta in un ruolo inedito, quello di giurato nel concorso di Miss Italia. E' legato alla città Rivierasca da rapporti artistici e amicali; ha difatti realizzato il monumento "Lavorare lavorare…", la fontana dello "Sberleffo" e il medaglione di Piazza dei Bambini del Mondo (sulla facciata del Comune). Un'occasione speciale questa per valutare la bellezza da un'ottica nuova, contribuendo alla ricerca di colei che sarà la "nuova" regina del 2003.

Come si sente in questo ruolo di giurato?
E' un'esperienza totalmente nuova, è la prima volta che mi capita di dover giudicare la bellezza da questo punto di vista. L'arte introduce spesso alla ricerca di una bellezza ideale, cerca di riprodurla, ma avere davanti a sé così tante giovani, spesso molto diverse tra loro, è veramente diverso. In un certo senso la ricerca del "nuovo" artistico potrebbe legarsi a voler trovare una ragazza che dia realmente l'impressione di freschezza, contemporaneità e novità.

In fin dei conti poi la bellezza ideale è variabile – non è detto ad esempio che debba necessariamente essere bionda o mora. Ognuno di noi giurati ha la massima libertà di opinione; i nostri diversi "tecnicismi" possono portarci a prediligere aspetti diversi delle ragazze, tuttavia quella che è la nostra linea comune è non voler creare un ulteriore "stereotipo" della bellezza quanto cercare una ragazza che si esprima alla vista come "idea nuova". La ricerca di questo archetipo della bellezza è anche piuttosto difficile perché le ragazze appunto sono veramente tante e già vederle prima in gruppo poi singolarmente dà di ognuna un'immagine particolare e la scelta a volte è veramente difficoltosa.

Nella serata di sabato ci saranno delle performance artistiche sul palco. Lei che è artista in giuria cosa ne pensa di questo abbinamento?
Credo sia una scelta intelligente ed appropriata. Ripercorrendo la storia dell'arte del novecento con l'abbinamento alla moda si arriverà alla espressione della contemporaneità con dei bravissimi artisti emergenti. Sono stato io stesso a segnalarli all'organizzazione: hanno tutti un curriculum buonissimo, con studi e stage effettuati all'estero e con tanta esperienza alle spalle nonché voglia di fare, creare, ideare. L'idea di "realizzare" opere d'arte sulle Miss in scena – quelle regionali – ricalca quelle che sono le avanguardie storiche nella creazione delle vere e proprie performance artistiche realizzate dal vivo. Tutto questo contribuisce a diffondere la cultura artistica al grande pubblico legandola ad una manifestazione che vuole incarnare in sé la bellezza femminile – che di per sé può essere una forma d'arte stessa.

Lei conosce molto bene San Benedetto, la ha impreziosita con le sue opere d'arte. La vede ancora più abbellita da questo concorso?
A San Benedetto vengo sempre molto volentieri e mi auguro che il discorso iniziato sul museo a cielo aperto dell'isola pedonale e degli altri luoghi cittadini venga continuato. Ho parlato con il Sindaco Martinelli e mi ha confermato che ci sarà un proseguo di questo tipo di iniziative artistiche, tramite innanzitutto il restauro delle opere che ne hanno bisogno. La città dovrà avere coraggio e puntare in alto anche perché credo che attraverso questo tipo di iniziative artistiche - come anche delle mostre - si possa puntare ad un tipo di turismo anche di un altro livello: la base solida di un turismo medio potrebbe essere ampliata tramite l'aspirazione a diventare meta di persone che cercano una vacanza anche intellettuale.

Per quanto riguarda la kermesse delle Miss credo che sia un'ottima occasione per mettersi in mostra e segnalare le bellezze della città; è un modo per commercializzare il luogo in maniera interessante e attraverso una manifestazione importante. Il fatto che il fascino femminile poi venga associato ad una città come San Benedetto è assolutamente positivo e soprattutto appropriato. Per tutto quello che offre personalmente la trovo una città realmente "rinfrescante".

30/08/2003





        
  



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