La Chiesa Sant'Antonio di Padova riapre ai fedeli dopo la ristrutturazione
San Benedetto del Tronto | Domani alle 18 cerimonia di riapertura con S.E. Mons.Gervasio Gestotri. Dalla Basilica di Padova una reliquia del Santo che sarà deposta in un tabernacolo del nuovo altare.
di Carmine Rozzi
Padre Giancarlo Corsini parroco di Sant'Antonio
Domani alle ore 18 con un’importante cerimonia verrà riconsegnata ai fedeli la chiesa di Sant’Antonio di Padova in via Toscana. Da tempo il quartiere ed i frati dell’Ordine aspettavano questo momento. La struttura religiosa mostrava da molti anni la necessità di decisivi interventi al fine di limitare i danni alla muratura causati dalla risalita capillare di umidità, dai continui distacchi di porzioni di intonaco sulle pareti esterne: tutti danni causati da perdite negli impianti di
impermeabilizzazioni e dalla necessità di intervenire sugli impianti tecnologici ormai superati ed antieconomici.
Per tali motivi i lavori di ristrutturazione sono iniziati alla fine di settembre 2006 con imprese
specializzate in lavori tesi all’eliminazione dei fenomeni di umidità da “risalita capillare”. Tra questi la costruzione di un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento con circolazione di acqua a basse temperature. Per l’accoglienza dei fedeli e degli officianti si sono creati spazi con forme nuove nel presbiterio con particolare riguardo per i tre luoghi principali quali l'altare, l'ambone e la sede del presidente, tutti realizzati in masselli di marmo ed in armonia con le disposizioni della
nota pastorale da parte della Conferenza Episcopale Italiana.
Per l’area riservata al coro la rivestitura delle pareti è stata realizzata con essenze lignee in rovere. I lavori all'interno sono proseguiti con l'intento di esaltare al massimo le qualità architettoniche esistenti creati nel lontano 1947 dall'arch. Sabatini di Osimo con l'ausilio di maestranze locali, rivelatisi poi abili precursori della moderna prefabbricazione per le modalità costruttive adottate nella realizzazione delle parti più complesse della struttura.
In particolare sono stati restaurati e resi evidenti i capitelli realizzati esattamente cinquant’anni fa dal Basilio Baleani. Sono state altresì restaurate le pregevoli vie Crucis e le formelle rappresentanti i peccati capitali dell’artista sanbenedettese Annibali. Particolare cura è stata posta all'impiantistica che oggi vede l’apparato di luci realizzato con corpi illuminanti a basso consumo di energia e automatizzati per facilitare il cambio delle lampade.
Un’importante recupero artistico è stato fatto con un tabernacolo del settecento, proveniente da una chiesa dell'Osimano, grazie ad un restauro magistrale ad opera del Prof Guglielmo Massucci e dal suo staff. In alto, all'imposta della cupola, sono state poste in opera quattro immagini sacre rappresentanti S.Antonio, S.Francesco, S.Chiara e S.Elisabetta realizzate tutte su tela dall'artista romano Rolandi.
I lavori sono stati completati con 5 vetrate artistiche dotandole con vetri particolari ad alta trasparenza dalla “Progetto arte Poli” di Padova. L'esterno della Chiesa è stato rifinito con pareti a cappotto usando pannelli ad attacco meccanico atte alla rettificazione delle pareti ed alla protezione termo -acustica della struttura. Tutta l’opera è stata progettata e diretta dallo studio dell'architetto Alfredo Gazzoli di Porto d’Ascoli con la costante e competente collaborazione del padre Guardiano Padre Enrico Petrucci da Arquata e del Parroco Padre Giancarlo Corsini.
Per quest’ultimo l’avvenuta riqualificazione è un sogno che dopo tanti anni di attesa è finalmente diventato realtà :” La vedo davanti a me ancora più bella e suggestiva nella sua religiosa sacralità ed ancora stento a crederci. Il primo pensiero è di un grazie infinito a progettisti, operai, tecnici, restauratori ma in particolar modo ai nostri fedeli per il loro appoggio costante ed incondizionato”.
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23/03/2007
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