E’ stato assolto dall’autorità giudiziaria Angelo Perrella, in causa perché accusato di aver incendiato nel 2003 il bar Caponord di Casabianca di Fermo. Accuse pesanti per lui, dopo che le forze dell’ordine avevano trovato nella sua abitazione, durante una perquisizione, una pinza ed una seghetta apparse agli esami della polizia scientifica perfettamente compatibili con alcune tracce ritrovate sul luogo del rogo.

Prove ritenute insufficienti, come sostenuto dall’avvocato difensore Francesco De Minicis, che ha puntato sul fatto che gli indizi non costituissero alcuna certezza della colpevolezza del Perrella nella vicenda. Impossibile insomma sancire che quella pinza e quel seghetto siano stati effettivamente utilizzati per congegnare il piano incendiario. Di conseguenza, cadute tutte le accuse.

Resta quindi senza un colpevole il crimine del marzo 2003, che vide, all’alba, il Bar Caponord incendiarsi, ed i vigili del fuoco intervenire dopo una segnalazione telefonica. Un arrivo pronto che non era però servito a salvare il locale, ormai in gran parte divorato dalle fiamme. L’unico elemento apparso immediatamente chiaro, era stato il dolo dell’azione, dato che qualcuno si era introdotto all’interno dello stabilimento per appiccarvi il fuoco. Difficile ora prevedere se la verità potrà mai venire a galla.