“È bello stare a Macerata, perché per me significa essere anche in vacanza”. La vicinanza del mare per Dmitry Korchak, Tamino in Die Zauberflöte (Il Flauto Magico), è molto importante. “Mi piace andare in spiaggia quando ho tempo – aggiunge l’artista russo – ed è questo uno dei motivi per cui sto comprando casa sulla costa, ma quella tirrenica, vicino a Napoli. Mi piace molto nuotare, anche per lunghe distanze”. Appassionato di teatro drammatico, si è avvicinato al mondo della lirica fin da bambino, come corista. Ama la cucina russa e quella italiana, soprattutto la pizza, il vino, il risotto, ma anche i dolci.

“Mi piace viaggiare, scoprire nuove culture e visitare le città d’arte. Anche quelle piccole, come Pisa o Recanati, perché è lì che si trova la vera Italia - afferma Korchak-. Per il momento non ho programmato le vacanze perché lavorerò fino alla fine dell’anno, poi si vedrà”. L’artista rivela che la moglie, presente anche lei a Macerata, svolge una parte molto importante per il suo lavoro. “Solitamente, leggo la parte da interpretare, poi mia moglie la traduce, in modo che io possa capire meglio il testo. Lei è la mia metà in tutto”.

Parole di apprezzamento anche per lo Sferisterio, “un teatro bellissimo, incredibile, perché anche con uno spazio così grande, presenta una buona acustica”.

Intanto il clima festoso del dopo mondiali di calcio si è trasferito in Arena. Lunedì mattina, l’orchestra si è preparata per eseguire il primo atto de Die Zauberflöte (Il Flauto Magico), ma invece di partire con la musica di Mozart, a sorpresa, ha suonato l’inno di Mameli, proprio in onore della vittoria dell’Italia a Berlino.