4 esposti alla procura della Repubblica, 21 avvisi di fine indagine, 6 verbali della polizia municipale…sono alcune delle situazioni che protratte nel tempo hanno portato quest’oggi ad una chiusura imposta più che voluta del “Fish”, attività di Pescaturismo e Ittiturismo della famiglia Mazzagufo.

Di seguito riportiamo la lettera di Louis Mazzagufo, figlio di Elvio Mazzagufo.

”Chi vi parla è il creatore di “Fish” villaggio di pescatori, un giovane che correva per realizzare i suoi sogni e quelli di un padre innamorato del mare. Amareggiato dalla ingiusta vicenda che ci ha coinvolto, scrivo a tutti coloro che hanno partecipato alle ore indimenticabili trascorse insieme, a coloro che hanno capito la filosofia della nostra attività, a coloro che oggi rimangono stupiti davanti alle motivazioni della chiusura di Fish, villaggio di pescatori.
Ebbene si…ora si molla, dopo un anno di accanimento nel tentativo di piegarci, abbiamo capito che dobbiamo dire basta.

Questa che vi racconto e' una classica storia all'italiana in cui si intrecciano la vita coniugale di due persone, amate e stimate da tutti: mia madre che da dieci anni è a servizio della città come assessore nel sociale e come vicesindaco, e la vita di un uomo, mio padre, conosciuto come il pioniere della pescaturismo. Una vita passata in mezzo al mare; nel 95' il primo in Italia, sposa la causa "turismo-responsabile", e per ridurre lo sforzo di pesca accoglie la proposta governativa di praticare la pescaturismo e l'ittiturismo che avrebbero rappresentato un reddito alternativo per la piccola pesca.

La stessa legge recentemente riformulata permette agli agriturismi di operare e assimila ad essi proprio la pescaturismo. Per esercitare bisogna essere pescatori professionisti, avere l'autorizzazione alla pescaturismo, servire il prodotto ittico locale con la prevalenza del proprio pescato.

Qui c'è l'incredibile: la legge equipara la pescaturismo all'agriturismo, ma io non ricordo di essere salito, per forza sul trattore, prima che mi abbiano versato un bicchiere di buon vino.
Un'ordinanza a noi invece impone di far salire prima i clienti sulla barca e poi possiamo far loro degustare il pescato cucinato nella maniera semplice dei pescatori.
Volete un esempio del paradosso? Marito e suocero vanno in barca perché amano fare un' esperienza da pescatori. La moglie, peraltro incinta al 7° mese e la figlia con la suocera che ha mal di mare restano a godersi un filmato sulla pesca dei tonni o a giocare con la vasca dei pesciolini.Bene: in base all'ordinanza solo marito e suocero possono mangiare nella nostra struttura. . . .

Ma mentre gli uomini si sacrificano per lavorare legalmente, parallelamente esiste la politica, così la minoranza di Grottammare decide di approfittare della situazione per attaccare senza mezze misure, noi e l'amministrazione.
Controlli a tappeto dai primi lavori, quattro esposti alla Procura della Repubblica, il caso Fish sembrava equipararsi più al caso Unipol. Si fa sponda di Fish, per attaccare indirettamente il Comune... Questo e' lo sporco gioco della politica.”

In conclusione il signor Mazzagufo ha detto che riconsegnerà la scheda elettorale, perché deluso dalla politica.