Si tiene venerdì 24 marzo alle ore 11.00 nell’Aula Magna della sede di Beni Culturali, in via dell’Università 16,il professor Nicola Bonacasa dell’Università degli Studi di Palermo relazionerà sugli “Edifici termali di Sabratha”. Il convegno si inserisce nell’ambito del ciclo di lezioni del dottorato di ricerca in archeologia romana nel Maghreb ed in Cirenaica, promosso dall’Università di Macerata e dall’Ente Universitario del Fermano (Euf) con il contributo della Fondazione Carifermo. Appena superato il confine che divide la Tunisia dalla Libia, dopo la città di Zouara, adagiata sul litorale mediterraneo, Sabratha, sovrastata dal magnifico teatro romano, dopo Léptis Magna è la zona archeologica più importante della Tripolitania.

Anticamente ebbe una posizione di rilievo come emporio commerciale collegata all'oasi di Ghadames, quindi sotto la dominazione romana si sviluppò anche come centro culturale al pari di Léptis Magna. Le sue sorti furono parecchio contrastate; infatti subì molti saccheggi e distruzioni dagli invasori come i Vandali e gli Arabi. Oggi la zona archeologica è quasi totalmente tornata alla luce grazie soprattutto al paziente e meticoloso lavoro degli italiani, che le hanno ridato in parte la vita. Archi, colonne, capitelli, mosaici sono stati liberati dalla sabbia.