"Lucky e Pozzo" e "Il dolce miraggio di Ulisse"
Porto San Giorgio | Lambiente sobrio e minimalista dellex Lavatoio ha costituito, ieri pomeriggio, la cornice più adatta per due suggestive rappresentazioni teatrali
di Enrica Mataloni
L’ambiente sobrio e minimalista dell’ex Lavatoio ha costituito, ieri pomeriggio, la cornice più adatta per due suggestive rappresentazioni teatrali del circuito di For.ma.ti, Lucky e Pozzo e Il dolce miraggio di Ulisse.
For.ma.t.i. (FORum MArche Teatri Indipendenti) è un’iniziativa che ha preso il via nel 2004 con l’obiettivo di costituire un polo teatrale indipendente rispetto “ai teatri istituzionali e ai teatri indipendenti istituzionalizzati”, cercando di creare uno scambio di idee e rassegne di spettacoli alternativi alla rete tradizionale.
Nata da un’idea dell’assessore alla cultura di Porto S. Giorgio Giacomo Maroni, dell’associazione fanno parte compagnie teatrali o singoli attori esclusivamente professionisti, provenienti dall’intera regione e sotto al presidenza di Andrea Fazzini del Teatro Rebis di Macerata.
Tra i progetti già realizzati dal Forum, il Festival di microdrammaturgia e la rassegna itinerante di “Formati in festival”. Gli spettacoli proposti ieri invece rappresentano “due tappe di avvicinamento alla realizzazione finale dei due singoli spettacoli”, che rispecchia perfettamente la volontà di For.ma.t.i. di incentivare la “processualità” nel fare teatro, che costituisce l’elemento cardine alla base del Forum; le varie tappe di realizzazione di uno spettacolo vengono così proposte e rimesse in discussione in un continuo work in progress finalizzato ad una perfetta riuscita di una versione definitiva.
I due spettacoli di ieri, entrambi realizzati dal Teatro Rebis e per la regia di Andrea Fazzini, sono legati da un rapporto di complementarità e rappresentano due facce uguali e opposte della stessa medaglia. In Lucky e Pozzo, con Lorenzo Pennacchietti e Silvia Sassetti – libera interpretazione di “Aspettando Godot” di Beckett – i due protagonisti sono allacciati da un legame indissolubile: una corda, retta dal “padrone” Pozzo, che circonda il collo di Lucky, una sorta di bestia da soma che vive degli scarti del suo padrone.
Durante la rappresentazione, però, i due ruoli si capovolgono e appare sempre più evidente che Lucky è il vero motore della coppia. Lo spettacolo, che costituisce una sorta di polemica nei confronti di alcuni aspetti ormai rarefatti della nostra società, quali la noia e la violenza – che in questo caso servono, come per Godot, a colmare il tempo di un’attesa – ci ha regalato due ottime prove d’attore, con una recitazione basata soprattutto su di uno studio approfondito del movimento corporeo. In “Il dolce miraggio di Ulisse”, con Lorenzo Bonaiuti e Micaela Piccinini, una coppia stralunata gira spingendo un carrello della spesa, che raccoglie la loro intera vita. I due personaggi vivono in un tempo sospeso al di fuori della realtà, una coppia tragica e comica insieme che alterna schermaglie clownesche a intensi momenti di grande liricità.
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20/02/2006
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