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Lo stupro della Suprema Corte

| La vittima ha 14 anni ma ha il marchio di aver avuto già esperienze. Così il reato è meno grave. Una sentenza riporta indietro l'Italia di anni ed è figlia della cultura dominante

di Laura Ripani


Immaginate di avere 14 anni. E di avere già avuto esperienze sessuali. E, quando il convivente di vostra madre si avvicina, ha attenzioni particolari su di voi, vi violenta, lui riesce ad ottenere un'attenuante invece di aggravio di pena. Accade nella moderna Italia dove insomma non è più considerato stupro avere rapporti, anche consenzienti, con una ragazzina. Ma è cambiato il Codice o ci siamo persi qualcosa?

Indigna, insomma, le donne ma dovrebbe fare orrore anche agli uomini la recente sentenza della Suprema che ha ritenuto violenza meno grave - anche se si tratta di una ragazzina di 14 anni - se la vittima ha già "avuto esperienze". Perché "è lecito ritenere" che siano più lievi i danni subiti. Ed è figlia di un clima di una cultura che, a partire dalle quote rosa sbeffeggiate, cerca sempre più di riconoscere nella forma e negare nella sostenza, limitare, ridurre i diritti delle donne. Di più, un Paese che odia proprio i più indifesi.

Afferma e giustifica, in parte, l'abuso del più forte. Di chi, invece di vigilare e sconvolgersi perchè una poco più che bambina sia già a conoscenza di un atto da affrontare con la dovuta libertà e maturità, addirittura ne approfitta. E, da ultimo, riesce far valere le proprie ragioni addirittura nel supremo tribunale.

Eravamo già abituati a veder limitati i danni per colpa di un paio di jeans. Abbiamo visto una larga fetta di intellighenzia affermare che è opportuno compiere esperimenti sugli embioni, che questi devono essere mandati al macero per "riparare" persone già fatte e finite, a scapito di chi ancora non è in grado di difendersi. E questa sentenza uccide un altro pilastro, l'offesa profonda e duratura a ogni ragazza o donna o vegliarda in quanto tale. Ad una bambina in modo speciale. Inoltre riporta indietro al società di un milione di anni. Ai tempi nei quali la sposa era tenuta ad esibire la propria purezza, sventolando un lenzuolo bianco macchiato di sangue.

L'orrore per un atto che da amore per il quale è stato creato diventa abuso perchè ne stravolge alla radice il senso e se ne appropria con la violenza, non basta. Bisogna anche dimostrare di essere illibate per avere piena giustizia.

Questa ragazza è stata, insomma, violentata più volte. Da chi l'ha indotta la prima, invece di giocare con lei alle bambole e che non risulta sia stato perseguito d'ufficio; dal suo patrigno che ha continuato, visto che c'era; E, da ultimo, dalla Suprema Corte che vi ha posto l'autorevole sigillo.

20/02/2006





        
  



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