Ieri mercoledì 7 dicembre il Commissario dott. Iappelli ha ricevuto una rappresentanza di abitanti e commercianti di Viale De Gasperi esasperati per il mancato completamento dei lavori che, secondo Ivo Giudici, sarebbero dovuti terminare a novembre. Le due componenti sociali dell’importante arteria cittadina sono sul piede di guerra e minacciano clamorose azioni di protesta.
Oltre ad essere infuriati per il ritardo non voglio che la stessa sequela di situazioni a disagio si ripeta anche per il lato est.

“Siamo in stato di agitazione – conferma un infuriato Giudici - perché il commercio ha già perso il 50% della valenza. Abbiamo negozi con l’ingresso praticamente sbarrato per via di ritardi sulla pavimentazione del marciapiede. In termini pratici significa che alcuni di noi siritrovano attualmente con l’ingresso degli esercizi sbarrati. La Ditta impiega si è no non più di tre o quattro operai che lavorano ad orari d’ufficio. Otto ore, sabato e domenica liberi. Al momento, per esempio non si sa perché ma essi sono praticamente fermi da tre giorni”.

Già sorgono molte lamentele sull’estetica “poco praticabile”, da parte di residenti e commercianti. In particolar modo viene criticato il nuovo sistema di transennare il marciapiede per il cui chi vuole attraversare la strada è costretto a farsi svariati centinaia di metri prima di trovare il giusto punto di sbocco.

Oltre ad Ivo Giudici in rappresentanza dei commercianti anche Antonio Alfonsi come Presidente del Quartiere Sant Antonio per il tratto di sua competenza. La situazione a detta dei due è diventata insostenibile e siamo sull’orlo della rivolta. Ci si aspetta una energica e decisa presa di posizione da parte del Commissario. Ma non basta. Per il lato est si vogliono e da subito precise garanzie sul nome della ditta e il numero di manodopera da utilizzare, sulla durata dei lavori, e qui Gudici parla di un massimo di 60 giorni :”Se è una Ditta capace ce la può fare”, sull’inizio dei lavori, sul mantenimento della viabilità in Viale De Gasperi impegnando il lato Ovest.

A questo si deve aggiungere la creazione di una commissione della quale dovrà far parte il direttore dei lavori, un rappresentante dei commercianti, uno dei residenti, uno della ditta appaltatrice e che si dovrà riunire una volta a settimana per discutere l’andamento del cantiere.