Fermana – Benevento   0 – 2

Fermana: Chiodini, Farina, Lacrimini, Zaminga, Del Moro, Mancino, Pacini ( 80' Galdiolo ), Di Deo, Bucchi, Perra, Smerilli ( 70' Pirro ). All: Bruniera.

Benevento: Lotti, Colletto, Vanacore, Martino, Voria, Riccio ( 70' Cerchia ), Vanin ( 74' Giuliano ), Bruno ( 54' Nocerino ), Molino, Menolascina, Di Nardo. All: Benedetti.

Arbitro: Ciliberto di Merano

Reti: 8' Molino ( Rig ), 73' Di Nardo.

Note: Ammoniti Lacrimini, Zaminga, Bruno, Riccio e Menolascina. Angoli 6 – 4 per la Fermana. Spettatori 1000 circa.

Seconda sconfitta consecutiva per la Fermana contro il Benevento. Dopo la battuta d'arresto di Paternò quindi è arrivata anche quella interna con i campani. Mister Bruniera alla vigilia di questo incontro aveva dovuto rinunciare anche a Bonfanti che non era riuscito a smaltire i problemi muscolari. Difesa in emergenza con il giovane Del Moro non in perfette condizioni. Il Benevento salito nelle Marche è riuscito nell'intento di sbancare lo stadio della Fermana grazie ai gol della coppia di Gioielli, Molino – Di Nardo.

E proprio Molino che con il gol odierno ha toccato quota otto gol, che veniva atterrato in area di rigore da Del Moro all'8'. Il rigore veniva trasformato da Molino che spiazzava Chiodini. La Fermana reagiva e al 20' reclamava il penalty per atterramento di Bucchi ad opera di Vanacore proprio al momento del tiro. Insistevano i canarini che al 26' con Bucchi dopo essersi liberato del suo avversario andava al tiro che impegnava l'estremo ospite. Nel finale di primo tempo, sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Di Nardo che andava al tiro ribattuto da Chiodini.

Nella ripresa, la Fermana provava ad osare di più, il Benevento ben coperto giocava di rimessa. E al 72' lancio di Menolascina per Di Nardo che al volo andava al tiro al quale si opponeva Chiodini. Il raddoppio però era rimandato solo di un minuto: Menolascina batteva dalla bandierina, la sfera arrivava in area dove Di Nardo di collo pieno la depositava in rete. La Fermana in pieno recupero costruiva l'occasione per accorciare le distanze, ma Bucchi di testa da buona posizione mandava alto.