"Non molleremo", l'onorevole Giulio Conti difende l'operato del circolo di An "Giampiero Arci".
Porto San Giorgio | I rappresentanti del Circolo territoriale di An rinvangano le polemiche delle ultime elezioni. Rispondendo alle dichiarazioni del senatore Magnalbò, l'onorevole Conti è pronto a riaprire le porte del circolo anche ai vecchi esponenti.
di Alessio Carassai
Oramai la divisione fra i due circoli di Alleanza Nazionale di Porto San Giorgio è cosa nota, ma ora dopo le polemiche locali scendono in campo anche i grossi calibri del partito. Da un lato esiste il circolo "Tremaglia" appoggiato dal presidente provinciale Guido Castelli e dal senatore Luciano Magnalbò, dall'altro lato della barricata il circolo "Giampiero Arci" con appunto l'onorevole Conti che proprio questa mattina in conferenza stampa ha criticato le dichiarazioni del Senatore e i pessimi risultati elettorali delle ultime elezioni definendole un suicidio politico.
"Questo è un circolo storico - ha affermato l'onorevole Giulio Conti - fra i primi nati nelle Marche, quando ancora la posizione politica di An non era comoda come oggi. Se le dichiarazioni del Senatore Magnalbò, che io trovo assurde, significano che non considera l'operato di questo circolo come quasi per chiuderlo, voglio precisare che non molleremo, che continuaremo a lavorare per il partito. Innanzitutto rinforzando il circolo magari con vecchi esponenti che hanno dimostrato il loro valore".
Insomma il circolo Giampiero Arci sembra riaprire le danze, e nel farlo è pronto a riaquisire al suo interno anche un vecchio esponente del partito, Attilio Panichi, uscito per protesta prima delle elezioni. "Alcuni espometi del partito e i loro tutori - ha affermato Massimo Iacopini ex presidente del circolo - hanno voluto offrire la città al centrosinistra, si è trattato di una totale incompetenza, di dilettanti della politica".
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17/01/2004
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