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Ambiente, i Verdi:"Il blocco della circolazione auto non basta".

| ANCONA - Sotto accusa impianti riscaldamento e combustibili inquinanti.

Il blocco delle auto previsto da una delibera della giunta regionale per contrastare l'inquinamento atmosferico da polveri sottili è un provvedimento utile ma non sufficiente a risolvere il problema: questo in sintesi il punto di vista dei Verdi delle Marche espresso in un incontro stampa ad Ancona all' indomani dell' accordo due due domeniche ecologiche a febbraio e marzo raggiunto tra Regione, Province e Comuni.

Riduttivo per Marco Moruzzi, presidente del gruppo Verdi in consiglio regionale, affrontare il problema solo da questo punto di vista; contraddittorio il comportamento di alcuni comuni tra cui Ancona, Civitanova e Falconara, che consentono rispettivamente di convertire gli impianti di riscaldamento del Palarossini, della sede dalla Asl e di molti condomini dal poco inquinante gas metano ai più economici, ma assai più inquinanti, olii combustibili pesanti; colpevole infine il comportamento di quelle amministrazioni che non evidenziano lo stretto legame tra inquinamento e peggioramento della salute dei cittadini.

Secondo Moruzzi, i dati sull' inquinamento da polveri sottili (Pm10) raccolti in vari comuni delle Marche sono allarmanti: ad Ancona le centraline di rilevamento di piazza Roma, via Bocconi e Torrette hanno superato i limiti di guardia (50 microgrammi per metro cubo) la prima, più di una volta su tre (85 volte su 240 giorni, nove mesi su 11 rilevati), e la seconda e la terza all' incirca una volta su due (rispettivamente 98 volte su 170 giorni, sette mesi su sette rilevati, e 79 su 149, con 11 mesi su 12). Ma anche Senigallia con 95 sforamenti su 167 giorni, (fuori legge sette mesi sui sette rilevati), Montemarciano con 196 superamenti su 225 giorni (12 mesi su 12) e Falconara Marittima, con 97 su 287 (otto mesi su 11), non offrono misurazioni migliori.

Dati negativi giungono anche da Fano (via Montegrappa) con 181 superamenti su 331 giorni (12 mesi su 12), da Pesaro ( via Giolitti), con 163 su 330 (12 mesi su 12), da Ascoli Piceno (via Marconi), con 113 su 330 (otto mesi su 12) e  Ascoli Piceno (Campolungo), con 60 su 225 (quattro mesi su 12), da San Benedetto del Tronto ( 153 su 334, 11 mesi su 12) e da Monsanpolo (83 su 330, quattro mesi su 11), per nulla mitigati - ha affermato Moruzzi - dall' assenza in elenco di città come Macerata che non compare solo perchè priva di apparecchi di rilevazione.

L' inquinamento da polveri sottili, veicolo prioritario di trasporto anche di altri inquinanti, ai quali consente di penetrare nei polmoni, travalica per i Verdi la semplice questione ambientale per diventare un vero e proprio problema sanitario, che mette a rischio la qualità della vita di anziani e bambini, con patologie polmonari e allergie sempre più ferequenti.

Ad offrire soluzioni legate non solo all' emergenza è stata oggi Paola Magliola, presidente del gruppo Verdi nel consiglio comunale di Ancona. «La mozione per la stesura di un progetto sulla creazione di un bosco urbano nei pressi di via Bocconi - ha detto - è stata approvata due anni fa e potrebbe essere questa l' occasione per dare concretezza all' idea. Studi recenti hanno dimostrato infatti che aree verdi di una certa entità collocate in zone strategiche della città possono costituire una barriera eccellente contro l' inquinamento».

Per il consigliere regionale dei Verdi Pietro D'  Angelo, occorre modificare il sistema del trasporto pubblico di merci e passeggeri, privilegiando i mezzi non inquinanti come treni e filobus. Più radicali invece le scelte auspicate dall' assessore all' ambiente del comune di Fano, Simonetta Grimaldi: «bloccare le auto in certi orari non serve - ha detto -  perchè nelle ore di punta i cittadini le prenderanno comunque».  Per l' assessore occorre piuttosto modificare concretamente le abitudini di vita della gente non solo con divieti, ma anche con interventi predisposti localmente in seguito a questionari in cui i cittadini esplicitino i loro bisogni.

Altri suggerimenti, venuti dagli assessori al traffico del Comune di Senigallia Simone Ceresone e all' ambiente di Monsano Mauro Tomassoni, hanno riguardato l' uso di combustibili ecologici come il biodisel e l' utilizzo di metropolitane di superficie che sfruttino e amplino la rete ferroviaria esistente.

Secondo le ultime tabelle l' inquinamento da polveri sottili nella provincia di Ancona è dovuto per oltre il 65% ai trasporti stradali, e per oltre il 30% ai gas della combustione di impianti di abitazioni e di insediamenti produttivi.

16/01/2004





        
  



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