In difesa del Circolo territoriale ritorna un noto ex. Duri attacchi a Castelli e Magnalbò.
Porto San Giorgio | Attilio Panichi appartenente alle file di Alleanza Nazionale fino alle ultime elezioni, spara a zero contro le figure più rappresentative del partito.
di Alessio Carassai
Si torna ancora a discutere sulla divisione che starebbe animando i due circoli di Alleanza Nazionale a Porto San Giorgio. In difesa del Circolo territoriale "Giampiero Arci", arriva un noto ex di An Attilio Panichi.
"Le affermazioni apparse sulla stampa del senatore Luciano Magnalbò - ha piegato Panichi - "La politica non si fa in proprio, ma vanno seguite le idee del partito", dovrebbe far riflettere tutti gli elettori di An, ricordando che con questa metodologia sia Magnalbò che il presidente provinciale Guido Castelli consegnarono le chiavi del Comune alla sinistra. Non è accettabile che i destini futuri di un paese siano stati piegati dagli interessi di parte e il ruolo degli amministratori, dei consiglieri comunali e dei cittadini stessi siano stati sviliti da accordi provinciali e regionali".
Ma questa è solo una premessa che non risparmia nessuno, gli attacchi arrivano crudi anche ai garndi esponenti del partito. "Un'altra critica che voglio fare al Senatore - ha continuato Panichi - è quella della poca considerazione che ha nei confronti del coordinatore Paolo Pompei, affermando che l'unico referente di An a Porto San Giorgio è Eugenio Santarelli, presidente del circolo Tremaglia che conta in termini politici 20 voti su 1.100 ottenuti.
Mi dispiace molto caro Pompei, per i tuoi inutili sacrifici, accettando in silenzio per onor di fede i suggerimenti dei cattivi maestri come l'ex assessore Arnaldo Giorgi, l'unica soddisfazione è di sapere che il buon maestro e stratega politico oggi ricopre cariche importanti. Perciò cari Magnalbò e Castelli iniziate voi a dare il buon esempio,che la politica non si fa per i propri interessi, ma negli interessi dei cittadini e che lo sfascio e le divisioni in An sono state sempre dettate e sponsorizzate dalle vostre correnti personali".
"Le affermazioni apparse sulla stampa del senatore Luciano Magnalbò - ha piegato Panichi - "La politica non si fa in proprio, ma vanno seguite le idee del partito", dovrebbe far riflettere tutti gli elettori di An, ricordando che con questa metodologia sia Magnalbò che il presidente provinciale Guido Castelli consegnarono le chiavi del Comune alla sinistra. Non è accettabile che i destini futuri di un paese siano stati piegati dagli interessi di parte e il ruolo degli amministratori, dei consiglieri comunali e dei cittadini stessi siano stati sviliti da accordi provinciali e regionali".
Ma questa è solo una premessa che non risparmia nessuno, gli attacchi arrivano crudi anche ai garndi esponenti del partito. "Un'altra critica che voglio fare al Senatore - ha continuato Panichi - è quella della poca considerazione che ha nei confronti del coordinatore Paolo Pompei, affermando che l'unico referente di An a Porto San Giorgio è Eugenio Santarelli, presidente del circolo Tremaglia che conta in termini politici 20 voti su 1.100 ottenuti.
Mi dispiace molto caro Pompei, per i tuoi inutili sacrifici, accettando in silenzio per onor di fede i suggerimenti dei cattivi maestri come l'ex assessore Arnaldo Giorgi, l'unica soddisfazione è di sapere che il buon maestro e stratega politico oggi ricopre cariche importanti. Perciò cari Magnalbò e Castelli iniziate voi a dare il buon esempio,che la politica non si fa per i propri interessi, ma negli interessi dei cittadini e che lo sfascio e le divisioni in An sono state sempre dettate e sponsorizzate dalle vostre correnti personali".
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15/01/2004
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