Oggi il primo appuntamento con "In-forma"
| Primo salone dell'orientamento e delle opportunità di formazione e lavoro.
di Stefania Ceteroni
Tanti i giovani che hanno preso parte, oggi pomeriggio, all'appuntamento di apertura del Primo Salone dell'Orientamento e delle Opportunità di Formazione e Lavoro "In-forma", proposto dalle province di Macerata ed Ascoli Piceno in collaborazione con il Coico del Distretto Fermano Maceratese.
Giovani molto interessati ed attenti a seguire un dibattito che si è snodato - nel primo seminario tematico proposto - attorno ad uno degli argomenti più attuali e controversi del momento: la legge 30 del 2003 conosciuta anche come Legge Biagi.
Nell'affrontare il tema si sono trovati a confronto punti di vista diversi che hanno favorito una riflessione a 360°.
Dopo il saluto del vice sindaco di Civitanova Marche Salvucci, il Direttore Generale dell'Agenzia Regionale Marche Lavoro (Armal) Fabio Montanini ha illustrato le caratteristiche del decreto di attuazione della legge 30, la sua struttura e le novità introdotte. A scendere nei dettagli degli aspetti più interessanti per la giovane platea è stata Carla Monachesi, assessore alle politiche attive del lavoro, formazione professionale e Istruzione della Provincia di Macerata. "Innanzitutto si prevede l'apertura del mercato del lavoro a soggetti diversi dalle province che, fino ad oggi, sono state i soggetti principe nel contesto lavorativo.
Una gestione del mercato del lavoro allargata può portare ad un balzo in avanti ma la legge, così come concepita, può portare solo confusione. Non è chiaro quale sia la cabina di regia e se viene a mancare coordinamento si rischia di avere tanti soggetti che vanno per una strada autonoma". Altro aspetto su cui l'assessore ha invitato a riflettere è quello dell'introduzione di tante tipologie di contratti di lavoro caratterizzate dalla flessibilità. "Flessibilità che danneggia il lavoratori ma anche le aziende, soprattutto le nostre che si caratterizzano per le piccolissime, piccole o medie dimensioni".
Immediato il confronto con il punto di vista di Confindustria, rappresentata da Massimo Marchetti. "Noi rappresentiamo 110.000 imprese e credo di poter dire che il giudizio delle imprese sulla legge in oggetto è positivo. Noi crediamo che le norme introdotte creino grandi opportunità. Non abbiamo aspettative miracolanti ma non possiamo non constatare che nemmeno la legge ce le ha: è indicato chiaramente che si tratta di istituti per la gran parte sperimentali. C'è una delega aperta, è prevista una verifica tra sei mesi. Ritengo che si sia previsto, in questo modo, il massimo confronto".
Flavio Treves, Responsabile del Dipartimento Nazionale CGIL. "Secondo noi è tutta la filosofia della legge ad essere sbagliata. Ci si è mossi partendo dall'assunto secondo cui l'importante è che ci sia un lavoro ma che ci siano anche dei diritti è un optional. Questo significa che per i lavoratori ci sarà una caduta nell'immagine stessa del lavoro che non sarà più considerato come occasione di realizzazione personale ma una cosa da cui scappare il prima possibile perché si tratta semplicemente di una fonte di reddito, senza diritti".
Riccardo Giovani, Confartigianato. "Noi vediamo con molto favore i rinvii alla contrattazione collettiva e in particolare alla contrattazione collettiva territoriale. Stiamo studiando i nuovi contratti introdotti e nell'immediato riteniamo che le difficoltà più grandi siano a livello tecnico".
Nel secondo seminario tematico si sono affrontati, invece, aspetti relativi alla formazione continua nelle aziende con particolare attenzione alle eccellenze intese come fattori di successo e criticità nonché alla crescita professionale e sviluppo organizzativo.
"In-forma" proseguirà domani nei locali ex Eldo del Cityper di Porto Sant'Elpidio con i workshop ai quali parteciperanno i soggetti che offrono servizi quali formazione, orientamento, tirocini, incentivi alle assunzioni, stage e quant'altro rientri nell'ambito della formazione e del lavoro.
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15/01/2004
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