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Firmato accordo tra Regione e Associazioni dell'Artigianato.

| ANCONA - Regione e Associazioni regionali dell'artigianato coopereranno per integrare sempre di più le attività del settore con l'ambiente.

Le azioni di questo importante accordo sono contenute in un protocollo d'intesa che è stato firmato presso la sede regionale di Palazzo Leopardi tra l'assessore Marco Amagliani e i rappresentanti di CNA (Silvano Gattari), CGIA (Salvatore Fortuna) e Casartigiani (Evandro Aiudi).

"L'iniziativa – ha sottolineato Amagliani – si inserisce all'interno di azioni che l'Autorità ambientale regionale sta portando avanti per realizzare lo sviluppo sostenibile con sempre più efficaci sinergie tra le politiche ambientali e i settori dell'economia marchigiana. Tali progetti, complessivamente, sono dotati di un finanziamento di 1 milione e 320 mila euro. Dobbiamo però andare oltre, ricercando fondi a livello europeo che possano finanziare nuovi progetti e iniziative promossi grazie alle nostre azioni ambientali che mirano a suscitare e promuovere una sempre più attenta cultura di salvaguardia dell'ecosistema. L'amministrazione regionale crede molto in questo fondamentale obiettivo, investendoci il massimo possibile delle risorse."

Amagliani ha poi affermato di essere molto soddisfatto dei risultati raggiunti, che sono il frutto di un gioco di squadra della struttura che lavora a questi temi. Ultimamente è arrivato dal Ministero dell'ambiente un riconoscimento  a tale impegno: alla Regione Marche è stata assegnata la consulenza in materia di certificazione integrata dell'ambiente. In pratica non più controlli frammentati, ma una visione d'insieme di tutti gli aspetti in gioco. Siamo una piccola regione ma molto attiva e intraprendente in questo delicato settore.

Gattari (CNA) si è detto convinto che il rilancio della competizione delle imprese marchigiane passa per l'innovazione e la qualità, che si integrano molto bene con l'ambiente. Prima di essere artigiani – ha affermato Fortuna (CGIA) – siamo cittadini che teniamo alla qualità della vita. Il monitoraggio – ha aggiunto Aiudi (Casartigiani) – ci permetterà una verifica costante dei risultati.

Antonio Minetti, dirigente dell'Autorità ambientale – ha messo in rilievo la proficua collaborazione che si è sviluppata tra Regione e Associazioni per giungere al protocollo e assicurato che nelle politiche regionali ci sarà sempre più ambiente.

Amagliani ha poi illustrato il programma delle azioni per lo sviluppo sostenibile, articolato in quattro assi di intervento:
1) azioni per l'integrazione della componente ambientale;
2) azioni per lo sviluppo sostenibile di aree con criticità ambientali;
3) finanziamento di progetti pilota;
4) attività generali di comunicazione e di supporto.

Il secondo asse del Programma mira al finanziamento di Piani locali di sviluppo sostenibile di particolari aree caratterizzate da forti criticità ambientali, congestione insediativa, anche eventualmente connessi a stati di crisi di settori o distretti produttivi.

Ad oggi sono stati ammessi a cofinanziamento due Piani Locali di Sviluppo Sostenibile (Bassa Valle del Foglia, Bassa Valle del Chienti e zona costiera). Ciascuna di queste azioni viene finanziata per un importo pari a 150 mila  euro.

Il progetto relativo alla Bassa Valle del Foglia presentato congiuntamente dalla Provincia di Pesaro Urbino e dal Comune di Pesaro (capofila del progetto), affronta i processi di intensa riorganizzazione del distretto pesarese (definito dai territori di Corbordolo, Gabicce Mare, Gradara, Monteciccardo, Mombaroccio, Montelabbate, Pesaro, Sant'Angelo in Lizzola, Tavullia) sia in termini di distribuzione degli insediamenti tra il cuore e la corona dell'area urbana, che di ripolarizzazione delle funzioni e di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali. Il costo totale del progetto ammonta a 457 mila 305 euro.

Il progetto riguardante invece la Bassa Valle del Chienti e la zona costiera, di cui proponente e capofila è la Provincia di Macerata, intende avviare un processo di miglioramento continuo dell'ambiente del contesto territoriale individuato (Civitanova Marche, Monte San Giusto, Morrovalle, Corridonia, Montecosaro, Potenza Picena, Porto Recanati). Il costo totale è di 300 mila euro.

Amagliani ha concluso rimarcando che le criticità maggiori si trovano in provincia di Ancona, in particolare nell'area ad elevato rischio di crisi ambientale a favore della quale il bilancio regionale prevede risorse per 6 milioni di euro. I reciproci impegni sottoscritti tra Regione, Provincia e API Raffineria con il protocollo d'intesa del 30 giugno 2003, permettono fin da ora, prima di giungere alla stesura definitiva del piano di risanamento, di realizzare una serie di azioni concrete di risanamento.

15/01/2004





        
  



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