La prova di volo che avrebbe dovuto essere effettuata questa mattina non ha avuto luogo a causa del forte  vento che avrebbe impedito all'Arpam di effettuare con precisione le valutazioni acustiche necessarie.

Così, dopo qualche attimo di  confronto tra i presenti per capire il da farsi, ci si è salutati dandosi appuntameno a lunedì sera, quando sarà convocata un'apposita riunione di quartiere, per discutere della questione e sentire il parere dei residenti della frazione Luce Cretarola, la più interessata dall'arrivo di un'aviopista nella zona.

Sul posto erano presenti i tecnici dell'Arpam, responsabili dell'azienda "Volare" intenzionata a realizzare nella zona un'aviopista, il consigliere diessino Franco Belletti, il presidente dell'associazione San Lorenzo, Samuele Serafini, Santato in rappresentanza di Legambiente e qualche cittadino.

La questione non si è risolta: il comune vuole vederci chiaro prima di dare il nullaosta alla realizzazione di una struttura del genere e vuole ben capire quale impatto si avrà nel posto. L'azienda, da parte sua, ha insistito sul fatto di aver seguito l'iter previsto dalla legge e di aver presentato progetti, simulazioni, dati, statistiche: tutti elementi, questi, che avrebbero dovuto chiarire ogni dubbio.

Il comune chiedeva di misurare l'impatto acustico e di poter sentire di che cosa si stesse parlando; l'azienda rispondeva che non si poteva garantire in futuro un'altra possibilità di avere un aereo per fare tali misurazioni.

Il consigliere Franco Belletti, colui che ha sollevato nei giorni scorsi la questione, ha insistito circa la necessità di avere, nero su bianco, tutti gli elementi che possano essere necessari per tranquillizare gli animi della cittadinanza.

I  rappresentanti dell'azienda hanno risposto che il sindaco è stato investito sei mesi fa della questione e che aveva in mano tutto ciò che fosse necessario per decidere.

Il presidente dell'associazione di quartiere, da parte sua, prima di prendere posizione sulla questione ha sostenuto di voler sentire la cittadinanza che rappresenta per decidere poi il da farsi. "La mia presenza qui - ha voluto precisare - è solo la risposta ad un invito, non il segno di assenso o dissenso. Prima di esprimere la posizione del quartiere voglio sentire i concittadini".

Anche Legambiente ha detto la sua ribadendo che "...l'ultima destinazione che ci si può inventare per quella zona, ad evidente vocazione agricola, è quella ad aviopista".

Tutto resta sospeso fino a lunedì sera quando ci si metterà attorno ad un tavolo per ragionare sul da farsi, alla luce delle spiegazioni che gli stessi responsabili dell'azienda potranno fornire.