Beni culturali meno in pericolo
| ANCONA - Partirà un corso di formazione sulla salvaguardia dei beni culturali mobili in situazioni di emergenza.
Partirà tra breve un corso di formazione per 100 giovani volontari marchigiani sulla salvaguardia dei beni culturali mobili in situazioni di emergenza."Ovunque noi siamo, sempre abitiamo". E' il motto che ispira l'azione della Protezione civile e che il vicepresidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha ricordato nella conferenza stampa di presentazione del corso di formazione sulla salvaguardia dei beni culturali mobili in situazioni di emergenza (documenti, libri, quadri, opere d'arte, oggetti, sculture ecc.) che sarà destinato a 100 giovani volontari marchigiani. Il corso, gratuito e in programma all'Abbadia di Fiastra il 27-28-29 febbraio, con una parte pratica nella quale si procederà all'effettivo trasferimento del patrimonio documentale di un archivio a Montecosaro, è promosso e organizzato dalle Soprintendenze ai Beni e Attività culturali e ai Beni Archivistici, da Regione Marche, Legambiente, Province,enti locali, istituzioni pubbliche e associazioni private.
Tutti questi soggetti hanno lavorato insieme e, come ha detto il soprintendente Francesco Scoppola, " non in via gerarchica, ma portando ognuno il proprio contributo prezioso, l'entusiasmo e la volontà di fare per un obiettivo comune." "Il motto della Protezione civile riassume bene -ha aggiunto Spacca- anche lo spirito di questa iniziativa per significare che qualsiasi bene che appartiene alla comunità , qualsiasi spazio o patrimonio utilizzato va tutelato e considerato come "casa nostra", secondo un concetto allargato di ambiente e di appartenenza al territorio. " Spacca ha anche sottolineatoche ormai il sistema di protezione civile- e quello marchigiano ha raggiunto performance all'avanguardia anche grazie al volontariato- è orientato soprattutto alla prevenzione e non solo all'intervento in emergenza. La formazione e la specializzazione di volontari in questo settore dei beni culturali risponde proprio a questo scopo: non solo messa in sicurezza dei beni primari, quindi, ma anche di tutto ciò che contribuisce a migliorare il grado di civile convivenza e ad innalzare la qualità di vita.
I funzionari del Servizio tecnico alla Cultura della Regione Marche e del Servizio Protezione Civile saranno docenti in questo corso, portando anche l'esperienza acquisita con il sisma del 1997, esperienza importante da cui nascono in gran parte le finalità del corso, come hanno spiegato Scoppola e Mario Vinicio Biondi, soprintendente ai Beni Archivistici: " Non disperdere le utilissime esperienze fatte in questa regione dal 97 e formare quindi le nuove generazioni nella consapevolezza che il bene culturale, pur nella sua caducità, va conservato comunque per il futuro degli altri; dare un'opportunità di occupazione a giovani che intendono impegnarsi in questo campo; prevenire i rischi per passare da una situazione di straordinarietà all'ordinarietà dell'intervento di tutela, anche attraverso il miglioramento e l'adeguamento delle norme esistenti." Luigi Quarchioni, presidente di Legambiente, ha espressamente dichiarato " il piacere di collaborare a questa iniziativa che risponde ad un'autentica istanza.
Anche perché l'impegno dell'associazione è ormai allargato al rafforzamento del patrimonio culturale: non solo ambiente quindi, o meglio, ambiente sì, se con questo si intende storia e paesaggio. Del resto - ha ricordato- nel terremoto del 97 molti volontari di Legambiente si sono adoperati nel salvataggio di beni culturali, potendo constatare l'attaccamento degli abitanti ai beni storico-artistici. Quindi se c'è identità culturale, c'è anche coscienza ambientale e volontà di salvare il patrimonio naturale e storico." Chi è interessato a partecipare al corso può trovare ulteriori e dettagliate informazioni anche sul sito www.arcadellarte.it dove è scaricabile il modulo per le iscrizioni che si possono presentare dal 15 al 31 gennaio.
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13/01/2004
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