Bisogno del settore calzaturiero di uscire dalla crisi
| Presentata l'iniziativa "Informa-Salone dell'orientamento e delle opportunità di formazione e lavoro".
di Roberta De Angelis
La risposta allo stato di sofferenza del distretto calzaturiero Fermano-Maceratese. è la formazione. si terrà dal 15 al 17 gennaio a Porto Sant' Elpidio e Civitanova Marche la prima edizione di "Informa-Salone dell'orientamento e delle opportunità di formazione e lavoro", che, il presidente del Coico Paolo Petrini ha parlato di "attivare dei processi di apprendimento per effettuare un salto in avanti sul piano delle conoscenze, e mettere le basi per una possibile diversificazione dell' economia locale".
Petrini ha presentato, oggi a Villa Baruchello, l' iniziativa insieme agli assessori provinciali Emidio Catalucci di Ascoli Piceno e Carla Monachesi di Macerata ed ai funzionari della Regione Marche Fabrizio Costa, direttore del dipartimento sviluppo economico, e Piero Sunzini, dirigente formazione. Il salone sarà dedicato ai temi della formazione e dell' orientamento, aspetti considerati basilari non solo per le aziende ma anche per i giovani, quali soggetti che successivamente dovranno diventare protagonisti del mondo del lavoro.
Nel distretto calzaturiero, considerato il più importante in Europa per volumi di produzione e per integrazione, vengono prodotte più di 200 milioni di scarpe all' anno. Ma nel 2003, nella sola provincia di Ascoli Piceno, su 735 lavoratori messi in mobilità, ben 340 sono impiegati nel settore calzaturiero.
L' assessore Catalucci ha affermato: "Nel 2002 la situazione non era così grave la sfida è quella di investire nel futuro. Il distretto è forte e ha tutte le possibilità di superare il momento negativo. 'Informà nasce proprio per dare delle risposte a esigenze concrete: innovazione dei prodotti, organizzazione aziendale, formazione eccellente".
Le due Province nel cui ambito ricade il distretto si sono impegnate per dare vita a un sinergia - ha detto l' assessore maceratese Monachesi - che "generi una cultura nuova, non del 'campanile' ma della collaborazione, per prendere atto che il territorio è sì diverso, ma pervaso da problematiche comuni, al di là delle divisioni amministrative".
E parlando dei motivi alla base della decisione di organizzare 'Informa', il presidente del Coico Petrini ha ricordato che "la nostra economia, soprattutto in alcune aree con produzioni a basso valore aggiunto come quella del nostro distretto, soffre di una congiuntura non favorevole".
Tra le cause la crisi del dollaro, la contrazione della domanda, la concorrenza "sempre più spietata con alcuni Paesi, Cina in testa". Poi ci sono "i fattori strutturali, che nel nostro distretto parlano di una concentrazione di risorse tutta basata sulla fase produttiva. È il momento di porre l' attenzione anche sulle altre fasi", tra le quali, appunto, la formazione.
"Gli ultimi tre anni - ha continuato Petrini - sono stati assolutamente negativi: per certi versi sorprende la capacità di resistenza delle nostre aziende. E anche le proiezione per il primo semestre di quest'anno non sono positive. In concreto: un quarto delle aziende del distretto va bene o molto bene; il 25% è uscito o si appresta ad essere espulso dal mercato. Il resto 'vivacchia', difendendosi come può e, spesso, con scarsi risultati. Gli effetti sul territorio sono assolutamente assorbibili: siamo in una fase di transizione e di trasformazione, che non riguarda solo il comparto calzaturiero".
Petrini si è detto convinto del fatto che con l' attivazione di un processo di apprendimento si possa fare "un salto in avanti". Per questo è importante un' iniziativa sulla formazione, così come importante è la collaborazione fra le due Province, che in futuro saranno tre. "Fondamentale ha concluso - offrire un pacchetto completo alle giovani generazioni, ma alle istituzioni va il compito di favorire e supportare l'occupazione. In caso contrario, non avrebbe senso formare dei nuovi lavoratori senza possibilità di lavoro".
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12/01/2004
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