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I dirigenti dell'Aso's tranquillizzano i lavoratori

Force | Il procuratore Angelo Verini: “Si tratta di una montatura che per il contenuto delle stesse non avrà alcune ripercussioni per i lavoratori”.

di Giuseppe Capasso

Non deve essere stata una cosa piacevole per i dirigenti dell'Aso's calzature Srl, con sede in Force, quando si sono visti recapitare in azienda una mazzetta di lettere di dimissioni, apocrife, in nome di un gruppo di loro dipendenti. Noi, dopo aver parlato con i lavoratori, per la " par condicio " abbiamo avvicinato i dirigenti dell'azienda per conoscere come hanno recepito questa messa in scena che sa dell'inverosimile e che qualche cialtrone, credendo di fare chi sa cosa,  ha messo in atto. Per l'azienda si è trattato di uno scherzo di pessimo gusto, ma che nello steso tempo però è servito a fare il punto della situazione per tranquillizzare le maestranze sul loro futuro e quello dell'azienda. Siamo stati ricevuti dal procuratore Angelo Verini al quale abbiamo posto una serie di quesiti.

Signor Verini, cosa pensa lei di queste lettere che sanno tanto di Pesce d'Aprile?: " Sicuramente - ci dice il dirigente - si tratta di una montatura che per il contenuto delle stesse non avrà alcune ripercussioni per i lavoratori. Una burla come dimostrano le date (15.12.03) riportate sulla busta timbrate dall'ufficio postale di Force e fatte pervenire all'azienda il 5.1.04 ". Vi siete subito resi conto che si trattava di una cosa poco seria?: " Per scrupolo ma anche per onestà verso i lavoratori, capito che si trattava di una presa in giro, li abbiamo avvertiti telefonicamente per tranquillizzarli e per consegnare a loro copia della lettera ". Come hanno reagito le maestranze?: " Con stupore e meraviglia anche perché non se lo aspettavano. Di conseguenza ho denunciato l'accaduto ai carabinieri di Force consegnando loro gli originali delle lettere. Ora, seguirà l'inchiesta per appurare quali sono stati motivi di questa farsa. Intanto, noi restiamo nell'attesa di sviluppi ". Secondo voi, lo spiacevole episodio ha allarmato i lavoratori?: " A noi non ha creato nessun allarmismo anche perché l'iniziativa non è partita dai nostri uffici. Noi non abbiamo bisogno di ricorrere a certi sotterfugi. Da questo punto di vista ci riteniamo delle persone serie ".

Che cosa vuol dire alle maestranze: " Noi riprenderemo il lavoro a pieno ritmo. Li esorto ad impegnarsi, nello svolgimento delle loro mansioni, con diligenza poiché l'azienda ha assoluto bisogno di loro e non può permettersi contestazioni da parte della clientela per negligenza e non curanza nell'esecuzione del lavoro ". Il futuro di quest'azienda?: " Il nostro futuro è di crescere e di fare un prodotto di prima qualità e soprattutto un " Made in Italy " interamente fatto in Italia. Tanto è vero che abbiamo altre filiali di cui una a Monteurano per la ricerca e sviluppo nonché per la creazione dei modelli, un'altra a Montegiorgio per la produzione dei fondi e a Montegranaro dove si producono tacchi. In più per tagli ed orlature vede impegnate aziende di tutta Italia. Questo proprio perché ci teniamo ad aiutare l'economia italiana e non quell'estera. Tutto questo è possibile solo se i lavoratori invece di lamentarsi di problemi inesistenti s'impegnassero a fare il proprio dovere ".

Signor Verdini, ci può dire se l'Aso's calzature sarà il futuro di Force?: " La domanda mi pare quanto mai pertinente e per tanto posso affermare che l'Aso's calzature fa parte della realtà di Force. In particolare, se i forcesi impareranno ad amarla impegnandosi con diligenza nell'adempimento del loro dovere, quest'azienda potrà solo crescere e diventare una realtà nel mondo del lavoro e se mi consente anche in quello calzaturiero ". Si ritiene soddisfatto o a da lamentarsi di qualcosa: " Se i calzaturieri italiani investissero in Italia e non all'estero, sicuramente avremmo una realtà diversa da quell'attuale perché, ci sono tantissime aziende che rischiano di fallire perché costrette a lavorare sotto costo in quanto il prodotto scarpa venduto in Italia è sotto pagato e quindi con perdite ingenti per le aziende ".

12/01/2004





        
  



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