Domenica 22 marzo alle ore 9.30, a Sant'Omero prende il via la 3^ edizione del Festival del baccalà e dello stoccafisso.

Organizzato dalla Pro Loco di Sant'Omero, unitamente con la Condotta Slow Food Val Vibrata - Giulianova e al patrocinio del Comune di Sant'Omero.

Il taglio del nastro è presso la Sala Marchesale-Bice Valori, con la tavola rotonda dal titolo "Il Baccalà", moderata dal giornalista Rai Antimo Amore.

Dopo i saluti delle autorità, del Sindaco Andrea Luzii, del baccalà e della storia di un merluzzo particolare, parlerà Raffaele Grilli della Condotta Slow Food, Paolo Monti, dell'omonima azienda Foods Import, nata come "Malvina Monti" e giunta alla quarta generazione, affiancando già da alcuni anni all'attività di puro commercio dei prodotti come baccalà, stoccafisso e altro, quella della trasformazione, proponendoli sul mercato già "ammollati" grazie ad avanzate tecnologie, parlerà del pesce rinvenuto che diventa fresco, Gaspè.

Il merluzzo nordico vs baccalà sarà il tema dell'intervento del professor Luca Maria Pennisi, della valenza nutrizionale del baccalà stoccafisso parlerà la dottoressa Marianna Iasouzzi, e sul possibile brand per Sant'Omero si soffermerà il professor Ezio Sciarra.

Al termine, presso la tensostruttura allestita in Piazza De Curtis, andrà in scena il primo dei sei appuntamenti gastronomici.

Sarà la chef Roberta Nepa, che insieme al figlio Nico Cristofori conduce il ristorante La Piazzetta, a Sant'Omero, ad interpretare il "Baccalà, un cibo del nostro territorio".

Ossia: insalata di baccalà, finocchi ed arancio, Bacalhau a Bras, piatto del Portogallo, ravioli di baccalà, linguine al sugo di baccalà, baccalà con pomodoro e patate, e conclusione con la torta casereccia.

Il menù sarà accompagnato dai vini Pecorino e Montonico 2014 e Montepulciano d'Abruzzo "Da Kalà" 2013 dell'azienda Torri di Torano Nuovo.

Seconda tavola rotonda è in programma venerdì 27 marzo, presso la Sala Bice Valori, alle ore 18.

Tema dell'incontro: "L'olio extravergine 2015: come sarà?" - conoscere per capire e prevenire.

In conclusione, saranno gli studenti dell'Ipsedoc V.Crocetti di Giulianova, con i loro docenti, ad interpretare il menù dedicato al baccalà, presentando una serie di ricette regionali dell'Italia.

Il Festival del Baccalà tornerà sabato 11 aprile, con l'Accademia dello Stoccafisso della Provincia di Imperia, insieme ai collaboratori della Pro Loco di Sant'Omero: proporranno piatti dedicati allo stoccafisso e al baccalà e la cena sarà preceduto da un confronto tra l'olio della Provincia di Teramo e della Provincia di Imperia.

Il 18 aprile altro confronto dell'olio, questa volta con quello di Mammola, in provincia di Reggio Calabria, quindi, cena con Stocco alla Mammolese, realizzato dalla Pro Loco di Mammola.

L'ulteriore incontro in onore del baccalà sarà il 24 aprile, con il Baccalà della Tradizione, interpretato da Patrizia Corradetti, chef del ristorante Zenobi di Colonnella e il sipario sul festival scenderà domenica 26 aprile.

Una chiusura che vedrà alla conduzione "Due chef interpretano il baccalà": si tratta di un pranzo a quattro mani, realizzato da Patrizia Corradetti e Roberta Nepa, che andranno così ad unire le singole esperienze e le alte capacità culinarie.

"La Pro Loco sta lavorando nella promozione del nostro territorio, sfruttando questa nostra tipicità gastronomica che appartiene ad una tradizione contadina che ne aveva fatto il piatto dei grandi eventi, - afferma Sandro Di Addezio, Presidente della Pro Loco di Sant'Omeo - ritengo che insieme e con unico obiettivo riusciremo a portare Sant'Omero sul palcoscenico nazionale, suscitando nei turisti presenti o in transito nella nostra regione la giusta curiosità per scoprire la nostra realtà in qualsiasi periodo dell'anno.

Tutto lo staff della Pro Loco crede in questo progetto, unitamente a tutte le iniziative che da anni vengono portate avanti con sacrificio ma tanta passione".

Per Gabriele Ruffini, Fiduciario della Condotta Slow Food Val Vibrata Giulianova, "la scelta sui piatti presentati ricade sulle tipicità invernali in uso e provenienza dalla cultura gastronomica locale, con un occhio a quella nord-europea, dove stoccafisso e baccalà giocano un ruolo di primaria importanza".

"Questo felice connubio tra Pro Loco e Slow Food valorizza la cucina del baccalà e dello stoccafisso, che ha fatto di Sant'Omero una delle regine italiane di questi prodotti, confrontandosi con gli ideali di una grande associazione no profit quale Slow Food, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali", è il commento del primo cittadino di Sant'Omero.