A Sant'Egidio alla Vibrata è stata inaugurata, presso la sala consiliare del comune, la mostra fotografica intitolata " Campioni nella vita", alla presenza del presidente CSI Angelo Di Marcellis, di quello dell'Unione Italiana dei Ciechi di Ascoli Piceno Adriano Corradetti e della medaglia d'oro alle paralimpiadi di Londra 2012, Oscar Pellegrini.

E' stato l'assessore allo sport Michele Maloni, a fare gli onori di casa, e alquanto commosso, a presentare gli ospiti ad una platea numerosa accorsa alla manifestazione.

Toccante è stato l'intervento della Medaglia d'Oro:" nella propria disabilità è significativo chi ha saputo ri-programmare la propria vita ed il proprio modo di esprimersi - ha detto - diventa importante in queste circostanze accettare l'aiuto degli altri, capire le proprie abilità e scoprire che si può ri-cominciare. Per me, per esempio, è stato fondamentale dopo l'incidente, la vicinanza della fidanzata che mi ha aiutato ad incontrare lo sport e a ri-programmare la mia vita. Ora siamo a 27 anni di matrimonio. Ho avuto tanto dallo sport,- ha aggiunto Oscar Pellegrini - mi ha trasmesso dei valori che mi hanno aiutato ad affrontare le sconfitte che a volte ti insegnano molto di più delle vittorie". Il campione ha concluso affermando "la società del futuro dovrebbe rendere più fruibile l'accesso allo sport per i disabili"".

Il presidente del CSI, Angelo Di Marcellis, ha spiegato il significato della mostra "vuole sottolineare che lo sport di vertice e lo sport di base sono sullo stesso livello, in grado di comunicare gli stessi valori che lo sport porta con se ai giovani, lealtà, altruismo, codice etico di comportamento, ricominciare e ripartire come ha fatto Zanardi", ha detto.

La serata si è conclusa con l'intervento del presidente dell'Unione Ciechi di Ascoli Piceno, Adriano Corradetti, che ha spiegato l'importanza di riuscire a fare foto subacquee grazie all'esperienza fatta dalla sua Associazione con l'aiuto di Mirco Fava Instructor Trainer I.S.D.A. (International Scuba Diving Academy).

Tale esperienza è iniziata in piscina dove i non vedenti si sono esercitati ed è poi continuata con le immersioni in mare. "Sotto l'acqua può scoprirsi un mondo, come i pesci che ti passano vicino, e tutte varianti vissute in quel contesto attraverso dei codici condivisi. Fare le foto dimostrava che non solo un gruppo di non vedenti era stato "lì sotto", ma la possibilità di catturare immagini originali. Il senso di orientamento cinestesico ha portato il gruppo a prendere confidenza con "il poter fare", ha spiegato.

Un gruppo di non vedenti ha fatto un passo avanti dal punto di vista delle emozioni e dell'autostima, riconquistando la propria autonomia.