E' finita male l'avventura per Mosquera Zabala Edwin Andrey, nato in Colombia 23 anni fa, ma cittadino italiano, residente a Silvi e già noto alle Forze dell'Ordine per fatti di giustizia, arrestato oggi 6 maggio con l'accusa di rapina aggravata.

Questa mattina il giovane, nelle immediate vicinanze di un condominio ove dimora un suo conoscente, un 33enne di Ocre (AQ), sfollato a seguito del noto evento sismico, non ha esitato a minacciarlo con una pistola facendosi consegnare la somma contante di € 100,00, dileguandosi per le vie circostanti.

La vittima ha immediatamente allertato i Carabinieri della locale Stazione alla quale ha fornito dettagliate informazioni circa le caratteristiche somatiche del rapinatore. Immediatamente sono scattate le indagini, anche con l'ausilio dei militari della Stazione Carabinieri di Roseto degli Abruzzi ed in poco tempo gli uomini agli ordine del Maresciallo Tricarico, con la collaborazione dei colleghi di Roseto, sono riusciti ad individuare l'abitazione del rapinatore presso la quale hanno effettuato una perquisizione domiciliare.

L'esito è stato positivo, infatti è stata rinvenuta la banconota provento della rapina, sottoposta a sequestro. Nel corso dell'operazione, tuttavia, non è stata rinvenuta l'arma utilizzata per commettere il delitto.

Per il colombiano sono quindi scattate le manette con l'accusa di rapina aggravata e, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Teramo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria in attesa dell'udienza di convalida.

Con l'emergenza terremoto, la Compagnia ha intensificato i servizi di prevenzione sul territorio non solo finalizzati alla vigilanza nei pressi delle strutture ricettive ove sono alloggiati le persone sfollate di L'Aquila, ma anche per reprimere ogni forma di reato.

Ed i risultati conseguiti negli ultimi tempi sono il frutto della proficua azione di contrasto adottata in tal senso.