Festa del 4 Novembre 2007
Teramo | Festa del 4 Novembre 2007: Giornata dellUnità Nazionale e Festa delle Forze Armate. In memoria anche dei Caduti di Nassiriya. Il pensiero del Sindaco Gianni Chiodi.
di Nicola Facciolini
4 Novembre Giornata della Unità Nazionale e delle Forze Armate
Si svolgono Domenica 4 novembre 2007 le solenni celebrazioni pubbliche del “4 Novembre”, Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, che coinvolgono tutta la città. Le celebrazioni avranno inizio alle ore 11 in piazza Martiri della Libertà, seguirà la deposizione di Corone al Monumento ai Caduti in Viale Mazzini, la lettura del messaggio augurale del Ministro della difesa e l’intervento del Sindaco di Teramo, dott. Gianni Chiodi, e la preghiera per la Patria.
Presso il Monumento ai Caduti in Viale Mazzini, le Autorità civili, militari e religiose, le rappresentanze militari e civili, le Associazioni Combattentistiche, d’Arma e del Volontariato, le scolaresche ed i cittadini convergeranno verso i Tigli in corteo, da Piazza Martiri della Libertà, preceduti dai Gonfaloni e dalle musiche del Concerto Bandistico di Ancarano. Parteciperà anche S.E. Mons. Michele Seccia, arcivescovo della Diocesi di Teramo-Atri.
L’Inno Nazionale di Mameli e le tradizionali canzoni patriottiche, animeranno tutto il percorso, da Corso San Giorgio a Viale Mazzini, come invito alla cittadinanza per il giorno della memoria e della celebrazione dei Caduti di tutte le guerre. Una rappresentanza delle quattro Forze Armate sarà schierata in Viale Mazzini.
“La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è, se così possiamo dire – ha dichiarato il Sindaco Chiodi - la Giornata del nostro cammino unitario e della nostra solidarietà verso i popoli in difficoltà; ma in definitiva essa è la festa delle Forze della Pace e della Sicurezza. Auguri a tutti, ai nostri soldati e, soprattutto, ai nostri giovani, nella speranza che sappiano non solo conservare l’unità e la pace ma che sappiano alimentarle sempre più. Viva l’Italia, Viva le Forze armate”.
Una festa che deve essere valorizzata. “Voi siete qui – ha dichiarato il Sindaco di Teramo, dott. Gianni Chiodi - fedeli all’annuale appuntamento davanti a questo monumento, riuniti con una solennità che in poche altre occasioni si ripete uguale, per onorare i nostri caduti in guerra, per ricordare l’unità nazionale e per festeggiare le forze armate”. Abbiamo celebrato la ricorrenza del 4 Novembre.
“Data della fine della Prima Guerra Mondiale, per commemorare con rispetto e dolore quanti soffrirono, militari e civili, durante i lunghi anni del conflitto. La gratitudine della Patria, vada verso coloro che con la loro vita, i loro sacrifici, le loro sofferenze, lottarono per creare una Italia unita, libera e democratica”.
Con un sentito pensiero ai Caduti di Nassiriya. “L’occasione va colta anche per ricordare tutti i militari caduti, anche recentemente, nelle diverse missioni che le nostre forze armate compiono nel mondo”. Sono ancora tante le guerre combattute nel mondo.
“Ma se i conflitti, nell’accezione storica del termine, possono essere individuati ed è quindi possibile determinare le opzioni per la loro risoluzione, ciò che minaccia direttamente noi – il terrorismo internazionale – è così indefinibile, imprevedibile, indifferente alle nostre ragioni, che ci viene chiesto un nuovo, intenso, attento impegno. Nel mondo intero l’ONU, la Nato, alcune alleanze di Stati democratici si stanno prodigando in interventi che si potrebbero definire di pubblica sicurezza internazionale. Al momento l’Italia si distingue tra gli Stati del mondo, per numero di missioni in corso e di uomini impiegati. In questo straordinario intento, le nostre Forze Armate sono esemplari. I nostri ragazzi, gli ufficiali che li guidano, i Comandanti che sovrintendono alle varie operazioni, dimostrano al mondo intero il loro valore. Ciò è motivo di orgoglio per noi tutti ma anche una sicurezza per il futuro della nostra democrazia”.
Ai giovani il Sindaco Chiodi ha ricordato che il 4 novembre “non celebriamo qualcosa di astratto e lontano dal sentire comune. Oggi torniamo a porre l'accento su quello che, fuori di retorica, può essere definito come il bene supremo collettivo: l'unità nazionale. Bisogna capirsi, però: l’unità, così come viene intesa, non è un mero bene da salvaguardare: se così fosse, non avrebbe senso ormai in questa epoca e in questa terra nella quale nuovi popoli, nuove etnie, nuove culture, nuove esigenze, nuove richieste entrano in gioco”.
Quando parliamo di unità, dobbiamo riferirci alla cifra che dà sostanza alla nostra convivenza e che da essa si alimenta. “L'unità, insomma, non intesa come una parola evocativa o come un sentimento cui aspirare: l'unità della nostra nazione va concepita e attuata come un avvenimento reale, come tensione cui proiettarsi. Abbiamo una identità, siamo davvero "popolo" con una comune storia, con un comune sentire, con comuni valori; il nostro cammino verso il progresso e verso il domani procede lungo una strada segnata dalla storia e nella quale vogliamo continuare a stare”.
L'unità di un popolo non è il collante ma è il sentiero sul quale procedere, in riferimento a regole e valori ben precisi. “In questo senso un pensiero ed un ringraziamento forti sento di dover esprimere alle Istituzioni, che garantiscono nella massima accezione, la democrazia e la civile convivenza. Rivolgendomi a tutti voi, ma in particolare ai giovani, auspico che in tutti sia sempre presente l’amore per la nostra Patria, non come mezzo di un egoistico nazionalismo, ma come l’espressione di una comune fratellanza e di una identità collettiva”.
Tutti i Cittadini sono invitati a partecipare. I Caduti di Nassiriya (Irak, 12 novembre 2003) Tenente Massimiliano FICUCIELLO Luogotenente Enzo FREGOSI Aiutante Giovanni CAVALLARO Aiutante Alfonso TRINCONE Maresciallo Capo Alfio RAGAZZI Maresciallo Capo Massimiliano BRUNO Maresciallo Daniele GHIONE Maresciallo Filippo MERLINO Maresciallo Silvio OLLA Vice Brigadiere Giuseppe COLETTA Vice Brigadiere Ivan GHITTI Appuntato Domenico INTRAVAIA Carabiniere Scelto Horatio MAIORANA Carabiniere Scelto Andrea FILIPPA Caporal Maggiore Emanuele FERRARO Caporale Alessandro CARRISI Dottor Stefano ROLLA Signor Marco BECI
Presso il Monumento ai Caduti in Viale Mazzini, le Autorità civili, militari e religiose, le rappresentanze militari e civili, le Associazioni Combattentistiche, d’Arma e del Volontariato, le scolaresche ed i cittadini convergeranno verso i Tigli in corteo, da Piazza Martiri della Libertà, preceduti dai Gonfaloni e dalle musiche del Concerto Bandistico di Ancarano. Parteciperà anche S.E. Mons. Michele Seccia, arcivescovo della Diocesi di Teramo-Atri.
L’Inno Nazionale di Mameli e le tradizionali canzoni patriottiche, animeranno tutto il percorso, da Corso San Giorgio a Viale Mazzini, come invito alla cittadinanza per il giorno della memoria e della celebrazione dei Caduti di tutte le guerre. Una rappresentanza delle quattro Forze Armate sarà schierata in Viale Mazzini.
“La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è, se così possiamo dire – ha dichiarato il Sindaco Chiodi - la Giornata del nostro cammino unitario e della nostra solidarietà verso i popoli in difficoltà; ma in definitiva essa è la festa delle Forze della Pace e della Sicurezza. Auguri a tutti, ai nostri soldati e, soprattutto, ai nostri giovani, nella speranza che sappiano non solo conservare l’unità e la pace ma che sappiano alimentarle sempre più. Viva l’Italia, Viva le Forze armate”.
Una festa che deve essere valorizzata. “Voi siete qui – ha dichiarato il Sindaco di Teramo, dott. Gianni Chiodi - fedeli all’annuale appuntamento davanti a questo monumento, riuniti con una solennità che in poche altre occasioni si ripete uguale, per onorare i nostri caduti in guerra, per ricordare l’unità nazionale e per festeggiare le forze armate”. Abbiamo celebrato la ricorrenza del 4 Novembre.
“Data della fine della Prima Guerra Mondiale, per commemorare con rispetto e dolore quanti soffrirono, militari e civili, durante i lunghi anni del conflitto. La gratitudine della Patria, vada verso coloro che con la loro vita, i loro sacrifici, le loro sofferenze, lottarono per creare una Italia unita, libera e democratica”.
Con un sentito pensiero ai Caduti di Nassiriya. “L’occasione va colta anche per ricordare tutti i militari caduti, anche recentemente, nelle diverse missioni che le nostre forze armate compiono nel mondo”. Sono ancora tante le guerre combattute nel mondo.
“Ma se i conflitti, nell’accezione storica del termine, possono essere individuati ed è quindi possibile determinare le opzioni per la loro risoluzione, ciò che minaccia direttamente noi – il terrorismo internazionale – è così indefinibile, imprevedibile, indifferente alle nostre ragioni, che ci viene chiesto un nuovo, intenso, attento impegno. Nel mondo intero l’ONU, la Nato, alcune alleanze di Stati democratici si stanno prodigando in interventi che si potrebbero definire di pubblica sicurezza internazionale. Al momento l’Italia si distingue tra gli Stati del mondo, per numero di missioni in corso e di uomini impiegati. In questo straordinario intento, le nostre Forze Armate sono esemplari. I nostri ragazzi, gli ufficiali che li guidano, i Comandanti che sovrintendono alle varie operazioni, dimostrano al mondo intero il loro valore. Ciò è motivo di orgoglio per noi tutti ma anche una sicurezza per il futuro della nostra democrazia”.
Ai giovani il Sindaco Chiodi ha ricordato che il 4 novembre “non celebriamo qualcosa di astratto e lontano dal sentire comune. Oggi torniamo a porre l'accento su quello che, fuori di retorica, può essere definito come il bene supremo collettivo: l'unità nazionale. Bisogna capirsi, però: l’unità, così come viene intesa, non è un mero bene da salvaguardare: se così fosse, non avrebbe senso ormai in questa epoca e in questa terra nella quale nuovi popoli, nuove etnie, nuove culture, nuove esigenze, nuove richieste entrano in gioco”.
Quando parliamo di unità, dobbiamo riferirci alla cifra che dà sostanza alla nostra convivenza e che da essa si alimenta. “L'unità, insomma, non intesa come una parola evocativa o come un sentimento cui aspirare: l'unità della nostra nazione va concepita e attuata come un avvenimento reale, come tensione cui proiettarsi. Abbiamo una identità, siamo davvero "popolo" con una comune storia, con un comune sentire, con comuni valori; il nostro cammino verso il progresso e verso il domani procede lungo una strada segnata dalla storia e nella quale vogliamo continuare a stare”.
L'unità di un popolo non è il collante ma è il sentiero sul quale procedere, in riferimento a regole e valori ben precisi. “In questo senso un pensiero ed un ringraziamento forti sento di dover esprimere alle Istituzioni, che garantiscono nella massima accezione, la democrazia e la civile convivenza. Rivolgendomi a tutti voi, ma in particolare ai giovani, auspico che in tutti sia sempre presente l’amore per la nostra Patria, non come mezzo di un egoistico nazionalismo, ma come l’espressione di una comune fratellanza e di una identità collettiva”.
Tutti i Cittadini sono invitati a partecipare. I Caduti di Nassiriya (Irak, 12 novembre 2003) Tenente Massimiliano FICUCIELLO Luogotenente Enzo FREGOSI Aiutante Giovanni CAVALLARO Aiutante Alfonso TRINCONE Maresciallo Capo Alfio RAGAZZI Maresciallo Capo Massimiliano BRUNO Maresciallo Daniele GHIONE Maresciallo Filippo MERLINO Maresciallo Silvio OLLA Vice Brigadiere Giuseppe COLETTA Vice Brigadiere Ivan GHITTI Appuntato Domenico INTRAVAIA Carabiniere Scelto Horatio MAIORANA Carabiniere Scelto Andrea FILIPPA Caporal Maggiore Emanuele FERRARO Caporale Alessandro CARRISI Dottor Stefano ROLLA Signor Marco BECI
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