Arrestati tre noti ladri dellantico codice per le rapine che hanno funestato il Teramano.
Teramo | Operazione del Reparto operativo carabinieri del comando provinciale di Teramo e della compagnia di Alba Adriatica. Il maggiore Pasquale Nurzia: Si sono arresi senza opporre resistenza, ammettendo la sconfitta.
di Nicola Facciolini

maggiore Pasquale Nurzia comandante Reparto operativo CC Teramo
Tre dilinquenti che operavano nel Teramano, provenienti da Roma, con tecniche criminali simili a quelle dell’ex banda della Magliana, già noti ai carabinieri di Teramo e Alba Adriatica, sono ora in carcere per rispondere delle loro azioni. Grazie alla brillante operazione messa in campo dagli uomini del maggiore Pasquale Nurzia, comandante del Reparto operativo del comando provinciale di Teramo, in collaborazione con le compagnie di Teramo e Alba Adriatica.
E’ finita l’avventura criminale di tre ladri gentiluomini “dell’antico codice” che hanno funestato la provincia di Teramo nei mesi scorsi. Sono stati identificati e arrestati gli autori della rapina al portavalori, del 15 settembre 2007 a Tortoreto (Te). Si tratta di tre romani: Francesco Congu, esercente 35enne di Roma, Roberto Salvini pregiudicato 49enne domiciliato a Giulianova e il pluripregiudicato Mario Massaroni 49enne di Roma.
“La guerra leale combattuta da costoro contro le forze dell’ordine è finita. Ci affrontano lealmente anche quando perdono e affrontano la galera con serenità!” – rivela l’Ufficiale.
I rapinatori sono stati assicurati alla giustizia dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Teramo, con l’accusa di concorso in rapina aggravata. I tre sono ritenuti i responsabili dell’aggressione a due portavalori dell’agenzia Sitval di Teramo che aveva prelevato il danaro dall’Eurospin di Tortoreto Lido.
I tre malviventi a volto scoperto, sotto la minaccia di due pistole, avevano rapinavano due guardie giurate della Sitval, disarmate e derubate dell’incasso dell’esercizio commerciale, per complessivi 15mila euro.
I ladri, sottratte le due pistole con relativo munizionamento, erano fuggiti prima a bordo di un’Alfa 156, poi rivenuta e risultata rubata in Crecchio due giorni prima, poi, dopo aver abbandonato la 156, due a bordo di una Renault Clio e il terzo su una Fiat Punto di colore verde. Le immediate indagini dei militari del reparto operativo di Teramo e della compagnia di Alba Adriatica, consentivano di rinvenire a Tortoreto sia l’Alfa 156 con dentro uno storditore elettrico e materiale riferibile alla rapina, sia la Clio con all’interno le due pistole sottratte alle guardie giurate, un revolver Smith & Wesson calibro 357 magnum con matricola punzonata e materiale giudicato molto interessante per le indagini.
“Tutto è finito nel migliore dei modi – sottolinea Nurzia – con l’arresto di tutti gli autori, il recupero delle pistole sottratte alle guardie giurate e di quelle utilizzate nel corso della rapina, grazie alla sagacia e all’acume investigativo dei carabinieri del reparto operativo in stretta sinergia con la compagnia di Alba Adriatica e Teramo”.
Il magg. Nurzia sottolinea il “fair play degli arrestati che hanno accettato la sconfitta senza opporre resistenza. Un atteggiamento delle vecchie generazioni poichè attualmente la criminalità è spietata e si può rischiare molto anche nel corso di un arresto”.
Lo storditore elettrico sarebbe stato usato in una tentata rapina, ai danni di un giovane a San Nicolò a Tordino (Teramo) nella nottata tra il 24 e il 25 agosto 2007, messa a segno dal Salvini e da Stefano Bernardi 45enne pregiudicato romano. Il pronto intervento dei carabinieri della compagnia di Teramo aveva evitato il peggio con l’arresto in flagranza del Bernardi “mentre nei confronti del Salvini – spiega il cap. Di Pirro – il gip ha emesso ordinanza di custodia cautelare che gli è stata notificata nel carcere di Teramo dove era detenuto per altra causa”.
Queste vicende hanno allarmato la popolazione della Val Vibrata nel Teramano, per la determinazione, l’audacia e la disponibilità ai malviventi anche di armi improprie. “Il 17 settembre il Concu – spiega il capitano Americo Di Pirro, comandante della compagnia carabinieri di Teramo – veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché gravemente indiziato del delitto. Il 20 settembre il Gip del tribunale di Teramo ha emesso nei confronti degli altri due, ordinanza di custodia cautelare in carcere”. L’8 ottobre scorso il Salvini veniva rintracciato e dichiarato in arresto a Giulianova.
“Nell’operazione – rivela il magg. Nurzia – veniva recuperata e sequestrata la pistola semiautomatica Beretta cal. 9 con caricatore e munizionamento, da lui impugnata nelle fasi della rapina nonché 42 cartucce cal. 357 Magnum”. La Beretta è risultata far parte di 26 pistole asportate a Roma il 3 maggio 2005.
“Il Massaroni che nella rapina impugnava la 357 Magnum S&W rinvenuta nella Clio, è stato rintracciato ed arrestato a Roma”. Il Concu e il Salvini sono stati associati al carcere di Teramo mentre il terzo al Regina Coeli di Roma, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
E’ finita l’avventura criminale di tre ladri gentiluomini “dell’antico codice” che hanno funestato la provincia di Teramo nei mesi scorsi. Sono stati identificati e arrestati gli autori della rapina al portavalori, del 15 settembre 2007 a Tortoreto (Te). Si tratta di tre romani: Francesco Congu, esercente 35enne di Roma, Roberto Salvini pregiudicato 49enne domiciliato a Giulianova e il pluripregiudicato Mario Massaroni 49enne di Roma.
“La guerra leale combattuta da costoro contro le forze dell’ordine è finita. Ci affrontano lealmente anche quando perdono e affrontano la galera con serenità!” – rivela l’Ufficiale.
I rapinatori sono stati assicurati alla giustizia dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Teramo, con l’accusa di concorso in rapina aggravata. I tre sono ritenuti i responsabili dell’aggressione a due portavalori dell’agenzia Sitval di Teramo che aveva prelevato il danaro dall’Eurospin di Tortoreto Lido.
I tre malviventi a volto scoperto, sotto la minaccia di due pistole, avevano rapinavano due guardie giurate della Sitval, disarmate e derubate dell’incasso dell’esercizio commerciale, per complessivi 15mila euro.
I ladri, sottratte le due pistole con relativo munizionamento, erano fuggiti prima a bordo di un’Alfa 156, poi rivenuta e risultata rubata in Crecchio due giorni prima, poi, dopo aver abbandonato la 156, due a bordo di una Renault Clio e il terzo su una Fiat Punto di colore verde. Le immediate indagini dei militari del reparto operativo di Teramo e della compagnia di Alba Adriatica, consentivano di rinvenire a Tortoreto sia l’Alfa 156 con dentro uno storditore elettrico e materiale riferibile alla rapina, sia la Clio con all’interno le due pistole sottratte alle guardie giurate, un revolver Smith & Wesson calibro 357 magnum con matricola punzonata e materiale giudicato molto interessante per le indagini.
“Tutto è finito nel migliore dei modi – sottolinea Nurzia – con l’arresto di tutti gli autori, il recupero delle pistole sottratte alle guardie giurate e di quelle utilizzate nel corso della rapina, grazie alla sagacia e all’acume investigativo dei carabinieri del reparto operativo in stretta sinergia con la compagnia di Alba Adriatica e Teramo”.
Il magg. Nurzia sottolinea il “fair play degli arrestati che hanno accettato la sconfitta senza opporre resistenza. Un atteggiamento delle vecchie generazioni poichè attualmente la criminalità è spietata e si può rischiare molto anche nel corso di un arresto”.
Lo storditore elettrico sarebbe stato usato in una tentata rapina, ai danni di un giovane a San Nicolò a Tordino (Teramo) nella nottata tra il 24 e il 25 agosto 2007, messa a segno dal Salvini e da Stefano Bernardi 45enne pregiudicato romano. Il pronto intervento dei carabinieri della compagnia di Teramo aveva evitato il peggio con l’arresto in flagranza del Bernardi “mentre nei confronti del Salvini – spiega il cap. Di Pirro – il gip ha emesso ordinanza di custodia cautelare che gli è stata notificata nel carcere di Teramo dove era detenuto per altra causa”.
Queste vicende hanno allarmato la popolazione della Val Vibrata nel Teramano, per la determinazione, l’audacia e la disponibilità ai malviventi anche di armi improprie. “Il 17 settembre il Concu – spiega il capitano Americo Di Pirro, comandante della compagnia carabinieri di Teramo – veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché gravemente indiziato del delitto. Il 20 settembre il Gip del tribunale di Teramo ha emesso nei confronti degli altri due, ordinanza di custodia cautelare in carcere”. L’8 ottobre scorso il Salvini veniva rintracciato e dichiarato in arresto a Giulianova.
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02/11/2007
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