L’11 settembre, suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico all’I.P.S.S.A.R (Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione) di San Benedetto.

Alla dirigenza resta l’inossidabile Prof. Nicola Latini che siamo andati a trovare in questi giorni di fermento didattico.

Il 2006 segna l’anno dell’inaugurazione ufficiale della scuola (prevista per il mese di ottobre, alla quale parteciperà molto probabilmente anche il Ministro della Pubblica Istruzione) che può considerarsi completa strutturalmente. Solo da alcuni anni sede unica è diventata quella realizzata in Piazza Sciocchetti.

“Quest’anno- afferma Latini- abbiamo due classi in meno tra le prime, 7 in tutto, per un totale di 30 classi. Però c’è da dire che nei corsi serali si passa da 1 a 3 classi con ben 30 studenti per sezione”.

Aumentano, quindi, gli ultra diciottenni che vogliono prendere una qualifica nel settore alberghiero.

“Verrà riaperta la palestra- continua- da due anni chiusa e avremo una scuola in una unica sede dotata di tutte le attrezzature utili alle varie attività didattiche. Inoltre, grazie all’impegno della Provincia, sono stati sostituiti gli infissi e completata la pavimentazione esterna e messo a norma l’impianto antincendio”.

Confermate le collaborazioni, nell’ambito del POF (Piano Offerta Formativa), con l’Ass. Albergatori e il Consorzio Turistico Riviera delle Palme, oltre che con tutto il territorio e stage sia negli esercizi locali che all’estero.

All’interno dei Corsi dedicati alla Terza Area, verranno attivate qualifica di secondo livello con uno sguardo specifico alla valorizzazione delle tipicità e delle tradizioni culinarie del territorio.

Novità per quanto riguarda l’orario delle lezioni:”Abbiamo adottato- conclude Latini- un orario mattutino di 7 unità didattiche da 50 minuti, le lezioni inizieranno alle 8 per concludersi alle 14”. Questo in modo da garantire più flessibilità di calendario e di attività per le esigenze del pomeriggio.

Costi invariati per iscriversi all’I.P.S.S.A.R che sono di 65 euro per la prima classe e 80 euro per le successive, oltre all’acquisto dell’uniforme che si aggira sui 50-70 euro.

“Una spesa- precisa Latini - che serve per l’acquisto delle derrate alimentari che comunque vengono utilizzate durante le lezioni, tanto che i ragazzi tornano a casa che già hanno pranzato, facendo la gioia dei genitori!”.