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Dall’On. Ferdinando Adornato, una carica in più per i candidati di FI alle provinciali

San Benedetto del Tronto | Difficoltà economica e questione internazionale imputata al Governo Berlusconi, una tesi sapientemente confutata dall’On. Adornato, che cattura l’attenzione, e da una spiegazione a tutti sul perché le cose non stanno così.

di Adamo Campanelli

L'arrivo dell'On Adornato

L’On. Ferdinando Adornato, Presidente Commissione Cultura, Scienza Istruzione è arrivato ieri in città. Precisamente in quel “ramo” della città definito più volte dal candidato al consiglio provinciale Paolo Forlì, “collegio di Comunisti” ed ostile per la presenza dell’ex presidente della provincia Colonnella.
 
Presenti alla pizzeria “Papillon” oltre all’On. Ferdinando Adornato, il Coordinatore Regionale FI Remigio Ceroni, il candidato presidente provinciale On. Gianluigi Scaltritti, e tutti i candidati consiglieri provinciali del collegio di San Benedetto, Bruno Gabrielli, Paolo Forlì, Benedetto Marinangeli.
 
L’incontro è stato introdotto da Paolo Forlì, che ha raccontato la conoscenza dell’On. Adornato durante l’incontro ad Assisi dell’11 settembre scorso.

“Rimanemmo tutti di stucco da quel parlamentare che parlava così bene; quando Ceroni e Scaltritti ebbero l’incarico, chiedemmo di averlo qui,  e proprio a Porto D’Ascoli ha un significato grandissimo”.
 
La parola all’ass. Bruno Gabrielli, candidato per il collegio II, “Come ass. alla Cultura è un onore averla qui”, esordisce, e continua raccontando la sua esperienza all’interno dell’amministrazione dal suo arrivo, e di ciò che è stato fatto per “sanificare” i conti pubblici, attraverso investimenti su opere pubbliche, cultura e turismo.
 
“Si può amministrare in maniera assennata e non com’è successo a livello provinciale, in cui la cultura è stata castigata con discriminazione di colore. La nostra mentalità liberale ci porta a valutare con molta più serenità, valutiamo l’idea, l’uomo e portiamo avanti il progetto”.

Durante l’incontro il Presidente Adornato è stato omaggiato di una stampa di un’artista locale, Edoardo Vecchiola, e da un libretto di poesie in dialetto sambenedettese del Consigliere Comunale Angelo Ercole, colpito da ictus alcune settimane fa al quale sono stati applicati 5 bypass ed ora è in rieducazione, con una dedica all’interno: ”Ammiro la capacità di diffondere la profonda differenza tra noi e gli “altri”, un umile omaggio…”

Marinangeli, parla di FI come movimento non più d’opinione - ”Lo era fino a qualche anno fa, adesso è un vero e proprio partito politico. Niente scusanti, c’è una squadra forte che esiste, a San Benedetto 4 assessori, 8 consiglieri, un Direttivo che funziona.
 
Da parte nostra tanto impegno, da parte vostra aiutateci a diffonderlo, per portare Scaltritti alla presidenza della Provincia”.

Il Coordinatore Regionale Ceroni, fa un escursus storico sulla nascita di FI nelle Marche, partendo dal 1994, in cui viene sottolineato la mancanza della creazione del Polo, che ha regalato la Regione alla Sinistra.

Si arriva all’elezione dell’On. Scaltritti che rappresenta il primo parlamentare, marchigiano, eletto nel Collegio Maggioritario, che da inizio ad un periodo di crescita per FI in cui in Provincia si è vinto tutto ciò che c’era da vincere.

“La fase discendente dopo il 2001 in cui c’è una mortificazione del partito finisce alcuni mesi fa…Dal 13 novembre 2003 da quando sono coordinatore Regionale abbiamo ricominciato a lavorare con effetti positivi che si vedono chiaramente in questa campagna elettorale. C’è un entusiasmo senza precedenti, abbiamo gli uomini, i programmi migliori per rilanciare tutte le Marche!”

Prima di passare la parola a Adornato, termina il giro di presentazione, l’On Scaltritti: “Sono veramente felice per questo momento che ha un valore particolare, primo perché c’è un tavolo con una filiera di FI, di cui vado profondamente fiero, secondo è la presenza del Presidente Adornato, che è una persona preziosa che ha aiutato a definire la costruzione del nostro pensiero e della “carta dei valori”, presentata e diffusa all’anniversario. Alla luce di questi valori, in circa una settimana abbiamo trovato l’accordo per proporci all’elettorato, cosa che non ha fatto la sinistra che ha impiegato più di un mese per la soluzione definitiva, con un candidato di Rifondazione Comunista imposto dall’alto, che non ha ancora trovato convergenza sui loro valori  e programma, fatto di parole vuote e senza un progetto d’intervento concreto per la Provincia, senza priorità.
 
Scaltritti, conclude rinnovando le sue critiche nei confronti dell’amministrazione Colonnella, che “Ha lasciato un bilancio ingessato a causa del suo auto celebrarsi e degli sprechi”.
 
“Bisogna fare una buona politica e buon governo e ognuno di voi deve aiutarci in questo. Diamo fiducia a questi uomini perché con loro possiamo dare un futuro a noi e alle nostre famiglie!”.
 
L’On. Adornato subito conquista il pubblico con una battuta…”Ho l’agenda piena d’impegni, è vero, ma…a Scaltritti non si può dire di no, e questo è un messaggio per tutti gli elettori!”.
 
“Cercherò di ragionare intorno a queste elezioni…i sondaggi nazionali non sono positivi come quelli delle Marche, ma questo è ragionevole perché le elezioni europee non hanno la stessa percentuale di voti delle politiche.
 
Le difficoltà che ci sono, si tendono ad attribuirle al governo. Io cercherò di darvi la prova che se si attribuisce al Governo la fase di difficoltà dell’economia italiana e una forte polemica sulle questioni internazionali, tutto ciò non è vero.

Per ciò che riguarda la situazione economica, Adornato ha ricordato le poche riforme fatte negli ultimi 30 anni, ”Non superano le 5 dita di una mano”, rispetto a quelle fatte in tre anni, “Riforma del lavoro, riconosciuta positivamente da tutti, della scuola, alla quale abbiamo avuto diverse contestazioni senza andare in un grande dibattito civile, che questa riforma meritava, assistendo ai bambini portati in piazza per l’abolizione del tempo pieno, dunque una grande falsità. Approvata la riforma dello Stato, al Senato che se ne discuteva da trenta anni, messa in cantiere la riforma delle pensioni, di cui hanno parlato tutti, Germania, Francia, avremo la più grande riduzione fiscale di tuta la storia dell’Italia…sto parlando di grandi riforme!
 
L’Italia si è rimessa in moto, ma questo non viene riconosciuto. E noi abbiamo affrontato problematiche economiche suppletive rispetto alla normalità.
 
Continua con un discorso sui partiti, che “sono deboli oggi in Italia, di forte ce n’è solo uno, Forza Italia, che non ha raggiunto un livello altissimo, ma la forza del cambiamento, il numero di voti, la rende unica nella forza.

Queste elezioni sono importanti per evitare che qualcuno interpreti diversamente, questo risultato e voglia imbrigliare una scelta precisa fatta dagli italiani nel 2001, il centro di quest’operazione è la tematica del declino…che è la parte più offensiva per gli italiani, perché c’è qualcuno che vuole immaginare che il declino del paese è stato determinato in tre anni dal governo Berlusconi. La verità è che questo è un paese in declino da decenni, e che noi in ritardo siamo stati riconosciuti, come unica possibilità,  e in grande misura è ancora così. Ciò non ci fa solo piacere ma ci riempie di responsabilità, ma è una constatazione obiettiva.
 
“Sulla seconda questione, internazionale, vorrei invitare gli italiani a ragionare in modo equilibrato, a seguire le tappe e non i fatti isolati.
Il nostro presidente è sottoposto a duna vivisezione di tutto quello che dice, e gli articoli che escono in prima pagina sul Financial Time, sono riservati solo a lui, per gli altri un trafiletto…C’è una  contestazione e accanimento politico riservato al nostro Presidente, quano il Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, ha chiesto il ritiro delle truppe italiane, è legittimo, che Prodi chieda il ritiro se lo ritiene, è legittimo, come capo di un partito italiano e assolutamente illegittimo che lo fa come Presidente della Commissione Europea, che deve lavorare ad unire la comunità internazionale non a dividere.

”C’è una fuga di responsabilità da parte degli esponenti della sinistra, e quando sento parlare di queste cose in aula mi vergogno di essere Parlamentare! Mi vergogno per quei ragazzi americani e italiani morti”
 
“Noi abbiamo dato vicinanza e solidarietà che continuiamo a manifestare, ma non abbiamo partecipato alla guerra perché la Costituzione italiana ce lo impedisce. La guerra finisce con la cattura di Saddam, e noi autorizzati da una risoluzione delle Nazioni Unite, che invita alla partecipazione dei Paesi Membri per missioni di pace, ricostruzione e sicurezza. E perché mandiamo i soldati? Potremmo andare noi…ma purtroppo le missioni di pace sono costantemente messe a rischio da attacchi di chi la pace non la vuole. Si può confondere gli aggrediti con gli aggressori? Ma se per assurdo si ritirassero gli americani, gli inglesi sarebbe pace per l’Iraq il giorno dopo? È evidentemente visibile il contrario. Chi chiede il ritiro è irresponsabile! Tutti in Iraq semmai!
 
Questi dibattiti non dovrebbero aver luogo, sono la regressione del nostro paese, delle sinistra che mette un po’ di preoccupazione. E’ inquietante questo perché s’inizia a pensare che qualcuno credi che la democrazia e la libertà non sono valori universali.

Lo dico con orgoglio…non è un caso che il segretario generale dell’Onu ha ringraziato l’Italia per il suo ruolo di Pace!
 
Con Forza Italia nel 94 nasceva una nuova storia politica europea.
Noi siamo più forti, ma anche più deboli perché esposti alle rivincite dei poteri.
 
Forza Italia è un partito forte perché racconta anche di questi valori e li vuole raccontare ai giovani,  e costruire una nuova storia che raccoglie il meglio delle nostre tradizioni politiche, come ha detto Berlusconi, siamo insieme, un partito antichissimo e nuovissimo.

Antichissimo per i valori, nuovo perché li mettiamo a disposizione per le generazioni.

04/06/2004





        
  



3+2=
Un momento dell'incontro
La consegna del libro di poesie
Il candidato Paolo Forlì
Il discorso dell'On Adornato

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