Ancora l’autostrada adriatica al centro di polemiche per l’annosa questione dell’estensione fino alla terza corsia oltre Porto Sant’Elpidio. Dopo gli incontri dei mesi scorsi a Servigliano e Roseto il comitato interprovinciale per il no all’ampliamento, comprendente i comuni di Teramo, Ascoli, Chieti e Macerata, si riunisce di nuovo oggi a Porto San Giorgio.

Aurelio Dall’Acqua, portavoce del comitato, oltre a ribadire per l’ennesima volta la sua opposizione nei confronti del progetto mostra anche un piano B volto a migliorare la critica condizione in cui versa la Statale 16 Adriatica affinché venga decongestionata tutta la situazione stradale nei pressi del litorale e venga coinvolto l’entroterra nel discorso viabilità. Il disegno prevede infatti l’arrivo della terza corsia autostradale fino al casello di Porto Sant’Elpidio, che verrà prossimamente costruito, per poi arretrare l’autostrada verso l’interno, fino a Servigliano.

Quindi la statale verrebbe liberata dalla grande mole di traffico attuale con la possibilità che quella che oggi è l’A14 diventi la nuova, e più funzionale, statale 16. Un progetto, questo, sicuramente ambizioso, di forte risposta al fronte del si all’ampliamento dell’autostrada oltre PSE e anche “contenuto” da un punto di vista delle spese se si pensa che è volto a sistemare e migliorare la situazione stradale e autostradale per i prossimi decenni e col quale si andrebbero a risparmiare cifre esorbitanti per la costruzione della terza corsia.

All’incontro di oggi era stato invitato anche il Ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro che aveva dato la sua disponibilità per poi ritirarla data la delicata situazione politica nazionale degli ultimi giorni.