Sul processo di verticalizzazione scolastica e sui dichiarati apprezzamenti degli organi istituzionali preposti ad esprimere il loro parere, appare alla scrivente, da segnalazioni ricevute, che poco o nulla si è fatto da parte dell'attuale Amministrazione affinché la condivisione del progetto fosse stata la più ampia e collegiale possibile.

Nella forma, in primo luogo non è stato neppure convocato un Consiglio Comunale ad hoc nel quale discutere dell'importante questione che interessa l'intera comunità locale, né si sono voluti tenere nel debito conto i 40 ed oltre voti contrari espressi dagli stessi docenti di Scuola Media.

Non si può cerro limitarsi ad affermare che la proposta viene dall'alto, perchè è eccessivo riconoscere che tale proposta viene dall'alto, piuttosto appare quanto mai chiaro che la stessa viene dal basso, o meglio proviene da una Delibera, della Giunta Basso.

Fermo restando il compito di indirizzo politico proprio di ogni pubblica amministrazione, non è concepibile che la Giunta Comunale in solitudine, si metta per prima a parlare di scuola, decidendo senza interpellare a trecentosessanta gradi quanti potevano saperne molto di più, ed allora è naturale e comprensibile che sorgano nell'opinione pubblica spettatrice, dubbi e insinuazioni.

Si vuole ricordare al Sindaco, ma anche all'assessore alla pubblica istruzione Di Battista, come allo stesso assessore Gismondi Presidente del Consiglio di Circolo che accanto alla Giunta operano un Consiglio Comunale ed una Commissione Consiliare con potere consultivo espressioni di tutte le voci politiche e civili del territorio, in mezzo alle quali avrebbero potuto trovare e potrebbero ancora trovare, chi della scuola si intende davvero. Quando operazioni di questa portata riguardano un intero territorio, occorre far parlare tutti senza mortificazioni.

Le determinazioni vanno esplorate e condivise, in caso contrario esse avranno lo stantio sapore dell'arroganza, tanto più quando da parte dell'Amministrazione si afferma di aver inviato la proposta ai due dirigenti scolastici. Nella sostanza qualche riflessione va fatta sul procedimento che porterà ad unire sotto una sola dirigenza le scuole materne, elementari e medie della città: in primo luogo l'iter di verticalizzazione non è affatto concluso e non è detto che si concluderà positivamente, in secondo luogo non esiste ad oggi, nessun piano di fattibilità idoneo a valutare il progetto nelle due espressioni dell'efficacia e dell'efficienza, in terzo luogo se i due istituti venissero accorpata si avrebbe un'istituzione scolastica anomala quanto ad estensione e popolazione scolastica che toccherebbe le 1500 unità e perciò stesso ingovernabile, non gestibile, non controllabile non adatta ad andare incontro alle esigenze particolari dell'alunno, centro e fulcro motore della didattica come richiedono l'attuale Riforma degli Ordinamenti e l'Autonomia di cui al DPR 275/99.

Le voci corrono veloci ed arrivano: forse nell'immaginario di qualcuno è stato già individuato il megadirigente? Ma è logico allora anche chiedersi: non è forse il Direttore Generale colui che deve provvedere agli incarichi del personale dirigente? Oppure si pensa di gestire anche quanto non di propria spettanza?

*capogruppo Margherita in consiglio comunale