"Contro la crisi ci vuole unità"
| CIVITANOVA - Chiuso il primo salone dell'orientamento e delle opportunità di formazione e lavoro "In-forma"
di Stefania Ceteroni
Dall'intensa giornata conclusiva del Primo Salone dell'Orientamento e delle Opportunità di Formazione e Lavoro "In-forma 2004", organizzato dalle province di Macerata ed Ascoli Piceno in collaborazione con il Coico del Distretto Fermano-Maceratese, sono emersi alcuni punti fermi alla luce dei quali pensare ad un rilancio dell'economia. Rivalutazione della persona ed unità, lavoro di squadra: questi, in particolare, gli elementi attorno ai quali si sono espressi, in maniera pressoché unanime, gli illustri relatori.
Unità nel guardare in faccia alla crisi per individuarne i caratteri, unità nel concepire interventi abbattendo limiti dettati dalle antiche concezioni "di campanile", unità nel mettere in pratica tali interventi e nel renderli realmente alla portata dei destinatari ultimi: un concetto, questo, che è stato espresso non senza sfumature, dettate dall'esperienza personale di ognuno e dal contesto in cui quotidianamente si trova ad operare.
Romano Benini, esperto di Politiche del Lavoro Italia Lavoro Spa, nell'introdurre i lavori della mattinata di oggi ha insistito molto sul legame esistente tra economia e sistema sociale. "Se il sistema sociale è debole, se lo sono le relazioni, il territorio in quanto tale, anche l'economia è debole. Non potrebbe essere diversamente. Ecco, dunque, che servono servizi alla persona, serve la capacità di instaurare relazioni e rivalutare il capitale umano".
Giuliano Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Macerata, ha focalizzato l'attenzione su tre aspetti della questione "formazione", visti dagli occhi di coloro che l'ente che presiede rappresenta: gli imprenditori. "Il nostro ente camerale ritiene che la formazione sia particolarmente importante per guardare con fiducia al futuro. E mi riferisco alla formazione dell'imprenditore. Un imprenditore che non può e non deve essere lasciato solo davanti alle sfide del futuro". Ed ha insistito su tre punti: la necessità di generare una nuova classe di imprenditori, prestare attenzione alla successione generazionale per evitare che si disperda un prezioso patrimonio storico insito in ogni azienda e rendere vantaggioso l'investimento in formazione. "Come ente camerale siamo disponibili a sederci e metterci a lavorare in questo senso".
Sauro Pigliapoco, presidente della Provincia di Macerata. "Si chiede di non lasciare solo l'imprenditore. D'accordo, ma siamo sicuri che l'imprenditore non voglia essere lasciato solo? Io ritengo che sia fondamentale attivarsi nella direzione dell'aggregazione delle imprese ma non si tratta di cosa facile visto che nel DNA dei Marchigiani c'è un forte individualismo, un forte campanilismo. C'è una tendenza alla divisione, al fare da soli e ne è prova la moltiplicazione delle province
Se questo "fai da te" è stato positivo in passato, bisogna capire che oggi ci penalizza".
Riferendosi poi alla concorrenza cinese, alla quale si fa spesso appello, Pigliapoco è stato chiaro. "La realtà è che noi non ci siamo attrezzati per stare sul mercato in modo adeguato ed abbiamo problemi che non si risolvono solo con la formazione. Serve un forte processo di verticalizzazione lavorando insieme, uniti e concertando gli interventi".
Enio Gibellieri, Presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno. "Credo che il problema sia quello di codificare le regole per stabilire chi debba fare che cosa. E un ruolo fondamentale, in tal senso, credo debba avere lo statuto regionale attorno al quale si sta ragionando. Avendo davanti agli occhi il problema, bisogna ripartire i ruoli per evitare dispersione di energie, di idee ed inevitabili frizioni". Da qui l'invito a parlare in termini concreti, fissando i dovuti "paletti" e stabilendo le regole alla base delle quali stare insieme ed operare in modo unitario. "Dobbiamo avere tutti l'umiltà di capire e non la presunzione di essere capiti".
Pietro Colonnella, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, ha focalizzato la sua attenzione sulla qualità dei prodotti e sul fattore tempo prima di passare la parola al Presidente del Coico, Paolo Petrini, per la chiusura della prima serie di interventi. Nel tracciare i caratteri dell'attuale periodo che sta vivendo il settore produttivo del distretto e nel fotografare la situazione, ha precisato che " la formazione ha una importante funzione di carattere terapeutico ma non serve per risolvere la crisi. Bisogna indirizzarsi verso una trasformazione dell'industria manifatturiera tradizionale in un'industria moderna e far riprendere qual processo d'apprendimento che, purtroppo, da noi si è fermato" ribadendo poi un secco no ad uno sviluppo economico di carattere estensivo come è avvenuto in passato. "E' sbagliato operare con mega-zone industriali. Abbiamo già problemi a mantenere occupati i capannoni già esistenti e sarà alquanto difficile riempire e rendere operativi quelli che proliferano". Renato Ricci, responsabile delle risorse umane dell'azienda Gucci nonché presidente del Polimoda, ha portato la sua esperienza. Ed ha invitato ad indirizzarsi verso l'innovazione, quindi ricerca, e verso la creatività investendo sulle persone che siano " competitive, capaci di assumere responsabilità, di prendere decisioni e di gestire gruppi di persone". Il tutto passando per un nuovo concetto di competenza che non sia più solo il "sapere" ed il "saper fare", ma anche il "saper essere".
Gli assessori provinciali Emidio Catalucci (Ascoli Piceno) e Carla Monachesi (Macerata), nel ribadire l'importanza di aver concepito insieme un'iniziativa come quella che si avviava a conclusione, hanno fornito qualche dato. L'assessore Monachesi, in particolare, ha elencato quanto messo in cantiere dall'amministrazione provinciale sul fronte formazione e quali le strategie seguite. Rafforzamento della concertazione, promozione della formazione flessibile ed individualizzata, azioni di supporto all'esercizio di un ruolo imprenditoriale, sostegno ai processi d'innovazione tecnologica, sostegno economico e formazione ai neo imprenditori, sostegno ad interventi formativi per il ricambio generazionale e tutto l'ambito di formazione rivolta ad altre fasce come quella permanente, quella rivolta alle donne: questi gli strumenti messi in campo.
L'assessore regionale al lavoro, Ugo Ascoli, nel tirare le somme della giornata di lavori, ha focalizzato tre aspetti. "Da quanto emerso è chiaro che si sta arrivando alla consapevolezza della necessità di una profonda azione di innalzamento dei processi educativi di tutti gli attori. Bisogna partire dall'assunto che fino ad ora si è investito poco in formazione. Da qui si può partire per guardare avanti". Secondo punto: sviluppare un'azione di governo del sistema "vera" con una classe dirigente nuova, che abbia una vera mentalità regionale, scevra da limiti dettati dai territori. Terzo ed ultimo punto: le iniziative e attività che si metteranno in campo devono avere la capacità di arrivare direttamente agli attori sociali, ai destinatari.
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17/01/2004
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