Dissidenti dentro AN: no alla candidatura Piunti per le provinciali
San Benedetto del Tronto | Fronda nel partito. Amato, Conti, Marucci e Rossi contestano Piunti e si presentano al direttore della Asl Belligoni.
di Giovanni Desideri
"Italia sociale", il raggruppamento di Alleanza Nazionale nato intorno al presidente della Regione Lazio Francesco Storace (in visita ad Ascoli domenica 11 gennaio), si presenta anche a San Benedetto come una vera e propria fronda nei confronti del resto del partito. Priorità: no ad una candidatura Piunti alle provinciali e più politica di destra, cominciando dal recupero di un rapporto con i commercianti e i pescatori.
Giulio Conti (deputato, sindaco di Monte San Pietrangeli), Vincenzo Amato (presidente del I° circolo di AN a San Benedetto), Pino Marucci (ex consigliere regionale) e Benito Rossi (consigliere comunale) hanno tenuto venerdì 16 gennaio una conferenza stampa per contestare il fatto che nei giorni scorsi sia circolato il nome dell'attuale vice sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti come possibile candidato alla presidenza della Provincia di Ascoli (le elezioni si svolgeranno nella primavera del 2004). Principale accusato Emidio Galiè, capogruppo di AN nel Consiglio Comunale di San Benedetto, che avrebbe appoggiato tale candidatura "senza passare per via Montebello 51" (sede del I° circolo di AN).
I "dissidenti", insieme al dott. Antonio Guidi (cardiologo all'ospedale, responsabile Ugl Medici), hanno inoltre incontrato, sempre nella mattinata del 16 gennaio, il nuovo direttore della ex Asl di San Benedetto, il dott. Belligoni, presentandosi e affrontando alcune questioni: dipartimento di emergenza, reparto di neurologia dell'ospedale, centro diurno per malati d'Alzheimer, di prossima apertura a San Benedetto (proposta la sede del Poliambulatorio di via Romagna). "È stato un incontro cordiale, ha raccontato Marucci, utile per rompere il ghiaccio".
"Dopo l'inasprimento delle diatribe tra Ascoli e Fermo, spiega Amato, è evidente che il nostro candidato dovrà essere scelto nella zona di San Benedetto ed è ancora più evidente che debba essere di AN. Ma siccome noi crediamo che l'indice di gradimento di questa Amministrazione sia davvero intorno al 17%, come sostiene Rosini della Lega, riteniamo che si debba imprimere una svolta alla nostra presenza sul territorio".
"Queste elezioni dobbiamo assolutamente vincerle, dice Marucci, partendo da AN. D'altra parte in questo momento un candidato che provenga dall'Amministrazione di San Benedetto non porterebbe valore aggiunto. L'Amministrazione ha già il problema di recuperare credibilità nell'ultima fase del suo mandato, per esempio ritirando la denuncia contro i commercianti presentata per la vicenda dell'apertura dei negozi il primo novembre". "Per risolvere i suoi problemi l'Amministrazione di San Benedetto potrebbe vendere le sue partecipate, per esempio l'Agroalimentare", precisa ancora Amato.
Rossi: "domenica ad Ascoli la base di AN ha mostrato sia il suo malessere, sia la sua voglia di partecipare alla vita politica. Non chiediamo assolutamente poltrone, chiediamo invece di fare politica, ovvero di discutere all'interno del partito".
Per Conti "Storace ha dato una forte scossa al partito. Il sistema elettorale maggioritario avrà anche aumentato la stabilità delle Amministrazioni, ma ha ridotto la partecipazione della gente alla politica. Si sono rafforzati i centri di potere. Noi di AN vogliamo dare la possibilità ai giovani di fare politica. Vogliamo inoltre caratterizzarci attraverso battaglie precise, come quella contro la droga. Quanto alla Provincia di Ascoli, è grottesco che il prossimo presidente debba essere affiancato per almeno due anni da un commissario che preparerà la separazione di Fermo".
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16/01/2004
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