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La Lega Nazionale Dilettanti converge su Giancarlo Abete per la Figc

| Nell'assemblea della LND, sostegno del calcio di base all'ormai unico candidato alla presidenza federale. Eletti Burelli (Nord), Repace (Centro) e Gagliano (Sud) al Consiglio Federale

La Lega Nazionale Dilettanti, nel corso dell’Assemblea Straordinaria Elettiva svoltasi questo pomeriggio a Fiumicino (Roma), ha deciso di appoggiare la candidatura di Giancarlo Abete alla presidenza Figc, pur non potendola formalmente sostenere per il limite massimo delle tre designazioni previste dal nuovo Statuto Federale. Eletti per il Consiglio Federale, Renzo Burelli (Area Nord), Luigi Repace (Area Centro), Salvatore Gagliano (Area Sud), che si aggiungono ai 5 consiglieri federali già indicati nello Statuto (Presidente LND, Vicepresidente vicario LND, Presidente Comitato Interregionale, Presidente Divisione Calcio a 5, Presidente Divisione Calcio Femminile).

Nel suo intervento d’apertura, il presidente della LND Carlo Tavecchio ha spiegato così la posizione politica assunta nel cammino elettorale di queste ultime settimane: “Lo Statuto ha ripristinato i principi di democraticità e dobbiamo dare atto alla componente più importante di fatto, la LNP, di aver accolto la scomparsa del diritto di veto. Per questo sosterremo le scelte che saranno fatte a favore di questa componente, ma non siamo più un soggetto che è alla mercè di indirizzi non concordati. E’ finita la stagione dei presidenti monocratici.

Certamente, all’interno di ciascuna Lega la sovranità è indiscussa, ma nel momento in cui si passa alle scelte per la rappresentanza federale, noi non possiamo non dire la nostra opinione sulla necessità di rinnovamento del calcio italiano, al quale servono nuove figure.” Poi la spiegazione della convergenza su Giancarlo Abete: “La LND non può candidare oggi il Presidente Federale perché già indicato da 3 componenti. Noi avevamo detto che avremmo rispettato i patti fatti in altri momenti, ma scegliamo oggi Abete non per un patto elettorale, ma perché lo riteniamo all’altezza di gestire la Federazione a prescindere dai patti. Ma da Abete ci aspettiamo una attenzione che nasce da tanto tempo di appartenenza a questo mondo.” Con la volontà di confermare un ruolo all’interno del triumvirato dei vice: “Chiediamo di avere almeno una vicepresidenza. E per quella vicaria, che Abete ha indicato alla LNP, possiamo solo segnalare che in quella scelta deve avere molta attenzione, per se stesso ma anche per noi che chiediamo rinnovamento. Le metodologie sono a sua completa scelta.”

Ad Abete, il presidente della LND ha chiesto una serie di garanzie, riguardo Settore Giovanile, politica dei servizi, giustizia sportiva, riforma dei campionati. Sulla riforma prevista dallo Statuto per l’organizzazione dei campionati giovanili, Tavecchio ha ricordato che “fanno parte della LND il 90% delle società che compongono e finanziano il Settore Giovanile” citando numeri importanti (35.000 squadre e 500.000.000 di Euro direttamente o indirettamente mossi ndr). E per questo “sarebbe strano non poter stabilire il futuro” ha spiegato ancora Tavecchio. Secondo il quale “il Settore Giovanile centrale deve mantenere la funzione strategica, di indirizzo, culturale, ma sul territorio devono essere i nostri comitati regionali, come già accade per i provinciali, ad operare, attraverso alcuni correttivi, come lo sportello unico e la certezza del tesseramento ed anche un cospicuo risparmio sul budget federale.”

La LND chiede inoltre di perequare i fondi destinati alle Leghe: “La politica dei servizi va mantenuta – sostiene Tavecchio – ma rispetto ai nostri 25 milioni, che noi giriamo integralmente agli arbitri, la LNP prende 30 milioni e la Lega di Serie C circa 19. Questo rapporto va perequato, almeno nella parte in cui abbiamo riunciato ai fondi provenienti dal Coni (circa 5 milioni ndr).”

Ulteriori passaggi del discorso di Tavecchio hanno toccato la Giustizia Sportiva di 2° grado (“stornare le somme introitate dalle ammende provenienti da Calcio a 5, Serie D e Calcio Femminile a queste stesse componenti, che hanno reali necessità di non perdere questi fondi”); la presenza italiana negli organismi rappresentativi europei, e infine la riforma dei campionati. “Vogliamo aumentare – ha spiegato Tavecchio - il campionato di Serie D con un girone in più inserendo 4 retrocessioni dalla C2. Mi rendo conto che è un discorso da toccare con i guanti in questa fase, ma sull’argomento ci torneremo e ci aspettiamo atteggiamenti comprensivi.”

L’ormai candidato unico alla presidenza federale, Giancarlo Abete ha risposto ad alcuni aspetti toccati da Tavecchio, in un lungo passaggio nel quale ha spiegato i principi che lo animeranno a cominciare dal 2 Aprile e il percorso intrapreso ormai da un decennio attraverso numerose candidature alla presidenza Figc. “La politica dei servizi è la prima priorità da rispettare” ha detto Abete, che ha ricordato i suoi dubbi sulla fattibilità della domenica ai dilettanti e ha promesso di “dare ulteriore centralità al ruolo dei Comitati Regionali” pur garantendo un equilibrio tra “Settore Giovanile e Comitati regionali” attraverso la distinzione “tra la dimensione dei servizi e la logica progettuale”. Abete, che ha letto un passaggio della lettera di Steve Jobs ai neoassunti della Apple, ha spiegato anche la propria strategia da presidente federale: “Cercherò di fare il presidente nell’interesse di tutti ma senza fare troppe mediazioni per restare. Sono riuscito ad arrivare a questo ruolo venendo dal basso e senza appoggi altolocati, e sono contento che la democrazia alla fine vince. Sarò sereno nei confronti di tutti, non ho altre aspettative collegate al futuro”.

Da parte sua Agnolin si è detto fiducioso per il prossimo futuro, anche riguardo alla collaborazione tra Settore Giovanile e Lega Dilettanti: “Con il nuovo regolamento che il Consiglio Federale stabilirà ci sarà modo di collaborare: badiamo alla sostanza, alla metodologia del lavoro e penso che questa fase sarà foriera di altrettanti risultati.”
All’Assemblea, costituitasi fin dalle 14.30 con 89 delegati su 90 aventi diritto, sono intervenuti inoltre il vicepresidente vicario della LND Alberto Mambelli, i vicepresidenti della LND Sandro Morgana, Andrea Nicchiotti e Nicola Saccinto.

25/03/2007





        
  



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