Il rinomato Premio Letterario (istituito, nel 1984, dall'ormai storica associazione culturale omonima, il Circolo Culturale Riviera delle Palme) conferito quest'anno al noto giornalista romano - già Direttore del Tg2 e della rete ammiraglia Rai - fa seguito a quello assegnato, per quanto concerne la sezione "Saggio d'Arte" - nel mese di settembre - al decano degli Chef Italiani, il maestro Gualtiero Marchesi.

Premio Letterario - quello Riviera delle Palme - del quale sono stati insigniti scrittori, intellettuali ed uomini di cultura del calibro (tanto per citarne alcuni e renderne conto dell'effettivo prestigio) di Umberto Eco, Marcello Veneziani, Luca Goldoni.
Quest'anno, il riconoscimento, va a Mauro Mazza, per il suo romanzo "Il Destino del Papa Russo" (Fazi Editore).

Dell'eccellente romanzo del Mazza, avevamo avuto modo di parlarne diffusamente, quest'estate, quando fu presentato, nel suggestivo contesto e gradevole cornice del Circolo Nautico Sambenedettese, in occasione della storica rassegna "Scrittori sotto le Stelle".

In quell'occasione, avemmo modo di annotare - avendo peraltro avuto modo di leggerlo - che il "Destino del Papa Russo" di Mauro Mazza, si segnalava per essere un romanzo che avvince e che coinvolge, di densità e di qualità, che desta curiosità e stimola la riflessione; ma che al tempo stesso, si connota per la sua capacità penetrante di essere letto a più livelli, finanche escatologici, sotto il profilo della necessità di combattere una battaglia culturale ed antropologica (si direbbe di civiltà), in cui la lotta del Bene contro il Male necessita di fondarsi sulla riaffermazione di valori forti: quelli che la Chiesa, come annunciatrice della Buona Novella, si trova - spesso e volentieri - a dover difendere dall'assalto e dall'agguato dei lupi.

Un libro - Il Destino del Papa Russo - in cui l'inventio letteraria del romanzo si ancora sui dati del presente. E nel quale, l'eccellente qualità di giornalista del Mazza, va di pari passo, con quella del talentuoso narratore.

Non è dato sapere, se alcune di quelle stesse impressioni di cronista (e di lettore), che ebbi modo di registrare ed annotare, possano essere rientrate fra quelle motivazioni più complessive ed autorevoli che hanno poi spinto, la Commissione del noto "Premio Riviera delle Palme", ad assegnarlo a Mauro Mazza.

Quel che è certo, è che al prestigio del Premio Letterario, corrisponde certamente non soltanto la notoria professionalità e valenza del giornalista e dello scrittore romano, ma anche l'assoluta ed indiscutibile qualità del romanzo da lui scritto.

"Un libro" - ha affermato Leo Bollettini, Presidente del Circolo Culturale Riviera delle Palme - "che si incastona perfettamente in questo periodo storico".  Un periodo storico in cui, al relativismo morale, culturale e politico dilagante, non fa da sufficiente contrappeso e contraltare - nell'ambito della cosiddetta civiltà occidentale in declino - la volontà e la consapevolezza di un patrimonio culturale ed identitario di valori che, nelle situazioni di crisi, diventa baluardo fondamentale e bussola ineludibile, al quale aggrapparsi e sul quale fare riferimento e comune affidamento, nei momenti e periodi, di oggettiva debolezza e diffuso disorientamento. 

Rilevante momento culturale dunque - nel pomeriggio di sabato 22 ottobre - presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, quello della cerimonia di premiazione che ha conferito - appunto - a Mauro Mazza, il prestigioso Premio Letterario Nazionale Riviera delle Palme.

"33 anni e li dimostra tutti" - ha detto scherzando il Sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti, sottolineando come la longevità del Premio Letterario, d'un lato non lo abbia minimamente scalfito nel fresco dinamismo di sempre nuovi propositi e fermenti culturali; dall'altro, ne certifichi altresì ed oltremodo, la qualità, l'impegno, lo sviluppo progettuale e di contenuti, nonché la rinomanza, ormai riconosciutigli, in maniera diffusa ed unanime, a livello nazionale.

In tal senso, il Primo Cittadino ha inteso ringraziare il Circolo Culturale Riviera delle Palme per essersi speso nel corso degli anni, per la promozione e diffusione culturale nel Territorio e per esserne stato uno dei più qualificati e significativi artefici; dall'altro, ha ribadito, come i personaggi di prestigio premiati, non abbiano mai mancato di venire a ritirare il premio. Segno tangibile di come esso, sia rilevante ed accreditato, sotto il profilo del prestigio e del riconoscimento culturale e, di riflesso, ne dia lustro anche alla Città.

Il Sindaco Piunti - inoltre - lieto ed orgoglioso di avere ospite in Città una personalità del livello di Mauro Mazza gli ha rivolto caldamente l'invito a tornare a San Benedetto: "Venga quando vuole" ha detto un Piunti estremamente cordiale ed affabile, che non ha nascosto la stima e l'apprezzamento per il noto scrittore e giornalista romano.

"Quando volete" - ha risposto altrettanto cordialmente ed amabilmente Mauro Mazza - "io sono qui".

Il Presidente del Circolo Culturale Riviera delle Palme Leo Bollettini, ha espresso viva soddisfazione, per aver portato a San Benedetto, con il Premio Riviera delle Palme, due figure di rilievo assoluto: il Mazza, e - lo scorso settembre - il maestro Gualtiero Marchesi.

Mauro Mazza, nel ringraziare sentitamente dell'amichevole e calorosa accoglienza e per il premio conferitogli - prima di principiare il suo intervento (dal quale poi è scaturito un interessante ed ampio dibattito) - ci ha tenuto a fare una breve ma significativa prolusione: "Grazie a tutti. Ma lasciatemi ringraziare in maniera particolare, una persona. Lui mi ha portato qui in questa Terra, in questo Territorio; mi ha portato in Città nel 2012, mi ha riportato qui quest'estate: Mimmo Minuto".

"Per me" - ha detto Mauro Mazza - "la Cultura a San Benedetto è Mimmo Minuto".

All'omaggio sincero e di riconoscenza amicale da parte del noto scrittore e giornalista romano nei confronti di Mimmo Minuto, presente fra il pubblico (e notoriamente storico, infaticabile ed inesauribile artefice e promotore di un'infinità di iniziative culturali di spessore e rilievo, in Città, nel corso dei decenni), è scattato spontaneo, sincero, caloroso - ed altrettanto riconoscente - l'applauso dei presenti.

Un gran bel momento e di particolare significato: che testimonia ed attesta come San Benedetto del Tronto, non sia soltanto gradito approdo di personalità di rilevante profilo culturale quali Mauro Mazza, ma anche oasi culturale feconda, nella quale - oltre ad eventi di assoluto prestigio letterario - sono insite risorse notevolissime e fioriscono ed operano, uomini e promotori di cultura, di eccellente e squisito livello.

E di come pure, personaggi di altissimo profilo intellettuale, sappiano rendere e riconoscere - alla Città di San Benedetto e ad i suoi uomini di cultura - il giusto valore e tributo che meritano.