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Nasce "Terre di Marcuzzo" per promuovere l'enogastronomia di Marche sud e Abruzzo nord

Ascoli Piceno | L'ideatore del neonato marchio di qualità, già ideatore dell'associazione di promozione turistica "Marcuzzo" rilancia l'idea dell'unione delle province di Ascoli, Macerata, Fermo e Teramo sotto un'unica regione.

Maurizio Bargiacchi

Un brand per rappresentare l'eccellenze enogastronomiche di Macerata, Fermo, Ascoli e Teramo. "Dopo il successo riportato dall'associazione di promozione turistica alla fiera internazionale sul turismo culturale Art and Tourism, svoltasi ad aprile a Firenze, dove si è promosso il territorio del Marcuzzo (Marche del sud e Abruzzo del Nord) ai vari Bayer internazionali, con filmati che riguardavano i Sibillini, il versante Teramano del Gran Sasso con i Monti della Laga, la Val Vibrata, e la Costa che parte da Giulianova e arriva fino a Porto Recanati - spiega Maurizio Bargiacchi, regista televisivo e creatore dell'associazione - si è pensato di dar vita ad un Marchio di qualità per rappresentare i migliori prodotti enogastronomici e artigianali di queste terre, dai vini ai formaggi, i salumi, i prodotti del bosco come funghi e tartufi, le confetture di frutta e quantaltro possa rappresentare anche artisticamente al meglio questo territorio".

"Molti tour operator contattati durante l'attività promozionale dell'associazione regione Marcuzzo, si sono dimostrati molto interessati all'idea che consiste nel progettare veri e propri itinerari del Gusto, alla scoperta della tipicità dei prodotti di queste terre. - aggiunge Bargiacchi - Il Brand Terre di Marcuzzo si propone di diventare anche un vero e proprio Marchio di qualità, sarà presentato durante varie conferenze ed eventi con varie degustazioni che si terranno nelle quattro province".

Il logo del marchio è in fase di studio e sarà il network televisivo RTM con i canali del digitale terrestre: RTM 18 FMTV 218 e 624 TVA a telepromuovere i prodotti anche con l'ausilio di un videosito e-commerce.

Bargiacchi coglie l'occasione per rilanciare nuovamente l'idea dell'unione allargata delle quattro province sotto un unico stemma regionale. "Visto che Macerata non può considerarsi il sud delle Marche e comunque ha sicuramente le caratteristica di un capoluogo, ma non potrà esserlo, la neonata provincia di Fermo è baricentrica e ha sicuramente anch'essa le carte in regola, ma ha il problema della scarsa popolazione e di un piccolo territorio, mentre Ascoli potrebbe avere la popolazione ma non è geograficamente idonea, infatti se si parla di risparmi chi la paga la benzina ad un Maceratese che deve venire a fare una pratica ad Ascoli, ma anche l'ipotesi di Marche del Sud suona proprio male e non cambierebbe nulla. Forse a questo punto sarebbe meglio pensare ad una unione allargata, incorporando la cenerentola nordica abruzzese Teramo, che potrebbe diventare una principessa nella nuova regione da costituire".

"Allora perche non unire queste quattro province? - prosegue il regista televisivo - Potrebbe essere l'occasione per rinnovare anche una classe politica con nuove idee di sviluppo".

"Forse non tutti sanno che con un referendum ed un minimo di 1000.000 di abitanti si può costituire una nuova regione, quindi una volta tanto sentiamo anche il parere della gente comune, invece delle eresie politiche legate alla poltrona. L'accorpamento delle regioni previsto dalle prossime manovre politiche riformerà antichi territori come il Picenum, in questo caso la storica Regio V Picenum, la regione Romana in epoca Augustea. A differenza della Regio V Picenum nel nuovo Marrcuzzo resterebbe fuori la città di Ancona, ma senza togliere niente agli Anconitani non è una grossa perdita. - conclude l'ideatore del brand - Le province potrebbero quindi diventare dei distretti, una vera unione di comuni dove i cittadini possono svolgere tutte le pratiche, questo contribuirebbe inoltre a non fare una inutile guerra di campanili, tutti uniti da un unico stemma regionale".

28/08/2012





        
  



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