Ventisette anni e le idee molto chiare. Una lucida analisi del mondo giovanile, intrappolato tra le aspettative familiari e sociali, con l'unico modello della competizione per obiettivi. Compensando la frustrazione della violenza con il degrado delle emozioni e l'avvilimento con alcol, droghe e dipendenze. Senza amore, come recita il prologo del nuovo lavoro della giovane scrittrice, seguito dell'opera presentata ieri durante l'iniziativa che anima la Biblioteca comunale nei sabati dedicati alla letteratura.

"Un bisturi che viviseziona la caduta" è la condivisibile parafrasi del titolo Anatomia d'autunno - ispirato al concetto anglosassone della rovinosa decadenza - secondo l'interpretazione di Lucilio Santoni, presentatore d'eccezione. Una discesa agli inferi che non desta pietà nel lettore, mentre assiste alle libere scelte dei personaggi verso l'epilogo tragico e grandioso. La società delle veline che diventano ministri non piace ai ragazzi, questo emerge dalle parole dell'autrice quando denuncia come oggi a suscitare impressione è l'incapace che sporcandosi le mani e imbrogliando arriva ad acquisire potere e rispetto.

Il messaggio del libro è tutto nella tensione tra l'accettazione del cinico mondo fuori e la speranza di un epilogo di libertà e riscatto. Una lettura di spessore che nasce dalla vita vissuta e si articola con ritmo crescente in una narrazione ad alta tensione. Una giovane donna "pronta a farcela da sola". Un esempio lontano dalle pajettes e dai lustrini della società dei papi, che vive della dignità e dell'orgoglio di chi rivendica il suo futuro.