L'ex Onorevole Pio Rapagnà sprona la magistratura a iniziare da capo le indagini sull'omicidio Masi
Nereto | Il delitto dei coniugi Masi deve essere indagato come un delitto di tipo mafioso
Riceviamo e pubblichiamo da Pio Rapagnà - ex Parlamentare
La mancanza di informazioni circa i risultati conseguiti dopo 4 anni di indagini non è un fatto secondario per la opinione pubblica e non va affatto trascurata dagli organi di informazione. Né tantomeno sono da sottovalutare le modalità,
la tempestività e la scelta della direzione che a caldo è stata impressa alle medesime indagini, da cui conseguenzialmente sono state create le condizioni ambientali per una effettiva possibilità di pervenire alla individuazione ed alla cattura dei feroci assassini, purtroppo non individuati subito e quindi ancora in libertà.
Ciò, tra l'altro, aumenta ancora di più il disagio originario di quattro anni fa, l'angoscia e la preoccupazione dei Cittadini, molti dei quali ritengono che la Giustizia non possa in nessun caso essere amministrata e fatta funzionare "separatamente ed indipendentemente" dal contesto sociale, dalle attese, dalle ansie e dalle paure dei Cittadini medesimi, residenti ed operanti nel nostro territorio provinciale e locale.
Proprio per questo, ribadisco oggi, come feci allora, la mia convinzione, purtroppo non dimostrabile a priori: penso che, escluse altre ipotesi, il delitto dei coniugi Masi debba essere "indagato" come un delitto di tipo mafioso, frutto di una violenza criminale completamente estranea alla nostra cultura e realtà sociale e politica.
Invito pertanto il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Teramo Dott. Ferretti a farsi coraggio e, per quanto di competenza, a provvedere affinché le indagini vengano "riportate" al punto di partenza e con una rinnovata sollecitudine ed una puntuale informazione pubblica si ricominci d'accapo, in quanto la terribile gravità ed efferratezza dei fatti accaduti a Nereto è rimasta viva davanti agli occhi di tutti e non potrà mai essere cancellata e archiviata.
Rinnovo al Prefetto ed al Questore di Teramo la richiesta di convocazione a Nereto del Comitato Provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico ed auspico la visita in Provincia di Teramo della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e, alla luce del duplice delitto dei coniugi Masi, "verificare" con atti ispettivi e con i poteri della Magistratura, la eventuale presenza operativa di altre associazioni criminali similari e la esistenza o meno di infiltrazione di soggetti ed organizzazioni con finalità malavitose.
Ribadisco la mia disponibilità ad essere ascoltato, come ex Parlamentare abruzzese, sia dal Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e sia dalla Commissione Parlamentare antimafia, nel mentre chiedo ad altri Cittadini, Politici, Sindacalisti ed Amministratori Locali, Ordine degli Avvocati e soggetti istituzionali e privati, che siano a conoscenza di fatti e circostanze interessanti per scongiurare l'accoglimento della richiesta di archiviazione e la ripresa delle indagini, di fare sentire la loro voci, anche attraverso "dichiarazioni spuntanee" davanti agli inquirenti.
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17/06/2009
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Betto Liberati