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Alla ripresa, effettuata al Ciarrocchi, tutti presenti i rossoblù, compresi Titone e Forò.

San Benedetto del Tronto | I due giocatori, reduci dai rispettivi infortuni, hanno ripreso gradualmente, dalla prossima settimana, si alleneranno con il resto del gruppo regolarmente. Duro sfogo del presidente Tormenti, dopo il pari con il Portogruaro.

di Marco De Berardinis

Il presidente rossoblù Giovanni Tormenti

Ripresa degli allenamenti per i ragazzi di mister D'Adderio, dopo due giorni di riposo, che si sono allenati al mattino al Ciarrocchi di Porto D'Ascoli.

Erano tutti presenti i componenti della rosa della prima squadra, compresi Palladini e Marconato, usciti malconci dalla gara con il Portogruaro.

Anche Titone e Forò, reduci dai rispettivi infortuni, entrambi hanno ripreso confidenza con la corsa seppur blandamente, il loro sarà un rientro graduale, ma già dalla prossima settimana, torneranno ad allenarsi a pieno regime con il gruppo, per poi essere disponibili per la trasferta di Padova.

Visto il silenzio stampa di giocatori e tecnici della prima squadra, riportiamo alcune dichiarazioni del presidente Giovanni Tormenti, che rompe il silenzio stampa, presentandosi in sala stampa dopo la gara di domenica scorsa, pareggiata con il Portogruaro.

Queste alcune delle domante rivolte al Presidente.

Presidente doveva essere una gara importante per la Samb dove si doveva vedere una squadra tutto cuore ed invece si è visto un 11 molle.
"Ho visto una squadra impaurita che quando scende in campo pensa solo al risultato e non pensa a giocare, in questi 15 giorni dovremo lavorare sotto questo aspetto perché secondo me abbiamo tutte le possibilità di uscire da questa situazione.
Purtroppo quando si gioca con un unico risultato a disposizione, il più delle volte la palla scotta tra i piedi."

Nel corso del calciomercato di riparazione si sono acquistati calciatori di esperienza proprio per evitare ciò.
"Io non direi questo, il mio è un discorso generale non si può accusare un singolo giocatore; è tutto il gruppo che non riesce ad esprimere il gioco che dovrebbe, proprio perché si scende in campo troppo tesi, troppo contratti ed impauriti."

In questi mesi lei ha fatto delle scelte (Ds e tecnico), pensa di aver fatto la cosa giusta?
"Io credo di si, on devo rimproverare nessuno, alla fine la squadra c'è, ed è solo una questione di mentalità che va cambiata, gli errori li fanno tutti e comunque non devo accusare nessuno. "

Il pubblico però oggi ha esternato la sua insoddisfazione.
" Il pubblico è dall'inizio della stagione che esterna la sua insoddisfazione e a me interessa poco perché una squadra quando sbaglia il primo passaggio ha bisogno del pubblico ed invece viene fischiata e poi come al solito vengo offeso io e quindi a me queste cose non mi interessano.Se i tifosi non mi rispettano anche io non li rispetto.E' troppo facile dare schiaffi quando si è malati. Io mi sono stancato di ricevere offese direttamente e anche alla mia famiglia."

Ritiene che con oggi ci si sia giocata una buona fetta di evitare i playout?
"Assolutamente no perchè ancora abbiamo 10 gare con 30 punti a disposizione e siamo a 6 punti dalla salvezza, lo scorso anno avevamo 6 punti da recuperare a 6 giornate dalla fine e quindi noi non ci arrendiamo.Io sono convinto che dobbiamo andare avanti da soli perché l'aiuto dall'esterno non c'è e non c'è mai stato e anche dalla parte della stampa, se la Sambenedettese retrocede sono io che pago più di tutti.La stampa ha iniziato a darci contro già dal primo giorno che abbiamo preso la squadra.
Noi siamo soli ed andiamo avanti da soli senza nessun problema, io non ho mai offeso nessuno mentre gli altri si permettono di offendere me e tutta la mia famiglia, io non conterò su nessuno perché ho avuto la dimostrazione che nessuno è dalla nostra parte."

Parole dure quelle del Presidente, seppur dette a caldo nel dopo gara, noi pensiamo che lui abbia fatto il possibile per risollevare questa squadra dai bassifondi della classifica, sia acquistando giocatori d'esperienza, che prendendo un tecnico anch'egli esperto come D'Adderio, purtroppo però, per una serie di motivi, la squadra è rimasta penultima in classifica.

Ora rimangono dieci gare, dunque dieci "battaglie" attendono i rossoblù, con trenta punti a disposizione e non sono pochi, speriamo che, sin dalla trasferta di Padova, ci sia un'inversione di tendenza, e i ragazzi di D'Adderio, tornino addirittura con i tre punti, impresa ardua ma non impossibile.

04/03/2009





        
  



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