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Dall'Agraria s'alza un grido: «Non vogliamo la torre»

San Benedetto del Tronto | Dopo la vittoria di un progetto che prevede la realizzazione della famigerata torre al concorso d'idee promosso dal Comune i residenti tornano alla carica. Bruno Gabrielli: «Il Sindaco vola troppo in alto, ha perso il contatto con la gente comune».

di Marco Braccetti

I cittadini dell'Agraria che hanno partecipato all'incontro con la stampa

Manutenzione, e non la torre. Marciapiedi, e non la torre. Servizi, e non la torre. Illuminazione pubblica, e non la torre. Potremmo continuare a lungo ma ci fermiamo qui. Queste sono solo alcune delle richieste e dei problemi del quartiere Agraria che molti residenti vorrebbero veder risolti. Invece l'Amministrazione Comunale a loro dire prosegue dritta come un treno nella progettazione di un grande edificio di 13 piani per circa 40 appartamenti d'edilizia popolare.

Per continuare a denunciare questa situazione nella mattinata di sabato 28 febbraio nella Sala Consiliare del Comune una 20ina di residenti hanno incontrato la stampa. ‘Portavoce' dei convenuti il consigliere Bruno Gabrielli: «Cerco di dare voce e fare da cassa di risonanza ai tanti cittadini che si oppongono con forza e determinazione alla realizzazione della torre», afferma il Capogruppo di Forza Italia che attacca il Sindaco Gaspari: «Non riesco a spiegarmi il perché di questo accanimento su un progetto che i residenti hanno sempre dimostrato di non gradire. Molto spesso il primo cittadino dice che lui vuole volare alto...Si vede che volando troppo in alto ha perso il senso della vita comune. Questa Amministrazione è davvero lontana dal cittadino comune».

Durante l'incontro, un susseguirsi d'interventi che evidenziano una situazione al limite della drammaticità. Tutti dipingono il quartiere come un luogo dove mancano elementi basilari. Dove c'è una sola strada per entrare ed uscire...Pensiamo ai pericoli in caso d'emergenza. Dove manca la segnaletica stradale. Dove mancano i parcheggi. Dove una grande falda acquifera da tempo crea seri problemi idro-geologici, con allagamenti di piani interrati ed instabilità. Hanno preso la parola, tra gli altri, Simone Traini, Massimo Tancredi, Vincenzo Baldella, Pasqualino Bianconi.

«Basta farsi un giro per il quartiere per rendersi conto del degrado e di quanto ci sarebbe bisogno d'interventi anche minimi di manutenzione. - afferma uno dei cittadini - Invitiamo il Sindaco e gli assessori competenti a venirci a trovare e farsi una passeggiata in ogni via».

Molti abitanti ricordano che al momento dell'acquisto dell'abitazione si era stabilito che nell'area non edificata della zona PEEP Santissima Annunziata sarebbe stato realizzato un centro servizi, con dei fabbricati di massimo 4 piani. Ora le prospettive sembrano essere cambiate e si va verso la realizzazione di una costruzione che, tra le altre cose, coprirebbe la luce solare a parecchi appartamenti circostanti: «Vivremo in una sorta di ombra perenne», si lamentano alcuni cittadini esasperati.

Molti residenti vedono il concorso di idee recentemente promosso dall'Amministrazione Comunale come un modo per "indorare la pillola". E la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la dichiarazione del Sindaco Gaspari che ha ribadito che l'idea della torre non rimarrà sulla carta: «Le riunioni con i progettisti e l'intero concorso: tutto è servito per sdoganare la realizzazione della torre, - è il senso di molti interventi - ma noi non abbiamo l'anello al naso e non ci facciamo prendere in giro in questo modo, i nostri amministratori ricordino che il 2011 - anno delle prossime elezioni comunali ndr - non è poi così lontano».

La lotta contro la torre va ormai avanti da diverso tempo. Nel 2007 in pochi giorni vennero raccolte circa 300 firme. Una lotta che ha anche aspetti legali tutti ancora da definire. Al Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche è in ballo un ricorso. Punti nodali sono alcuni aspetti tecnici della variante al Piano di Edilizia Economica Popolare Santissima Annunziata, come gli indicatori urbanistici sui servizi a disposizione dei cittadini e le distanze minime fra gli edifici. Ad aprile 2008 il TAR non consentì la sospensione della variante, ma prese tempo per entrare nel merito della questione. La discussione è prevista per il prossimo 4 novembre. «Se il TAR non ci darà ragione proseguiremo fino al Consiglio di Stato. - affermano molti cittadini - Noi non ci arrendiamo».

28/02/2009





        
  



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